Ven. 13 Dic. 2024
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Progetto Auchan, Legambiente presenta ricorso al Tar: “Opera inutile”

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Legambiente Lombardia ha deciso di presentare un ricorso al Tar contro il Pii Bettola, il progetto urbanistico che prevede l’ampliamento del centro commerciale Auchan. L’associazione ha annunciato l’esposto nel corso di un incontro pubblico organizzato mercoledì sera a Cinisello Balsamo proprio per discutere del progetto a pochissimi settimane dall’inizio dei lavori.

“Non possiamo accettare questo ennesimo carico ambientale sul territorio, determinato da un’opera faraonica quanto inutile per lo sviluppo economico locale, destinata a diventare una cattedrale dei consumi in un contesto urbano sempre più desertificato delle sue vitali attività commerciali di prossimità. Un’opera che consideriamo dannosa per l’inevitabile impatto sul traffico veicolare, che metterà in ginocchio il sistema viario, peggiorando ulteriormente la qualità dell’aria in una città che ha già cementificato il 75% del suolo libero”, le parole di Angelo Fabretto, presidente del circolo Legambiente di Cinisello Balsamo.

“La mancanza di una Valutazione Ambientale Strategica e il rifiuto sistematico di prendere in considerazione le osservazioni ambientali al progetto da parte del Comune, che ha preferito assecondare discutibili scorciatoie procedurali anziché intraprendere un processo aperto e allargato di valutazione, sono aspetti che ci hanno spinto a presentare un ricorso al Tar contro il progetto. Questa nuova opera viene costruita in fregio ad una già esistente ampia struttura commerciale, a ridosso della Lecco-Milano, chiusa da oltre due anni: stiamo, di fatto, già assistendo alla rinascita di un grande centro commerciale a partire dalle sue stesse ceneri. Un intervento sicuramente aggressivo e invadente che non coincide certamente con la nostra idea di rigenerazione urbana”, l’aggiunta di Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.

Secondo Legambiente è sempre più necessaria una pianificazione regionale, che impedisca la nascita di strutture commerciali così impattanti e concentrate in un territorio che ha già una densità eccessiva di carichi ambientali: “Non possiamo più affrontare la situazione in una logica locale e di breve periodo. Nell’area milanese non servono altri enormi centri commerciali, ma operazioni di recupero di aree dismesse e degradate con progetti sostenibili che puntino sulla valorizzazione delle aree verdi, delle strutture sportive, dei centri storici che esprimono la loro naturale vocazione civica e sociale”, si legge nella nota diffusa da Legambiente.

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