Ven. 06 Dic. 2024
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Chiedono l’elemosina col cappellino, ma fanno parte di un racket

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO [/textmarker]- Ora ci sono i primi riscontri. Dopo anni di sospetti, la polizia locale di Milano ha verificato che la gran parte degli stranieri che chiedono l’elemosina mostrando un cappellino da baseball sono pilotati da un gruppo di persone molto ristretto che ne controllerebbe i movimenti e forse anche i guadagni.

Tra i particolari emersi dall’indagine della polizia locale c’è il fatto che i questuanti sono tutti nigeriani sotto i trent’anni di età. Secondo quanto ha spiegato il quotidiano La Repubblica, a Milano sarebbero almeno 200 e spesso vivrebbero in case sovraffollate nel Nordmilano. La polizia ha eseguito pedinamenti, fotografie e una mappatura della loro collocazione in città. I risultati sono stati depositati in procura nei giorni scorsi. Molti dei giovani che chiedono l’elemosina non sono profughi, ma stranieri in Italia da anni, a volte con permesso di soggiorno e un lavoro, spesso in nero. Alcuni parlano un buon italiano. Vi sarebbe anche chi in Italia ha mogli e figli, che frequentano le nostre scuole.

Foto simbolica

 

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