[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “Finalmente dovremmo essere arrivati alla soluzione”. Lo dicono i cittadini del rione Cascina Gatti di Sesto San Giovanni dopo il secondo incontro del Tavolo aperto in Regione Lombardia per cercare una soluzione alla mancanza di medici di base nel quartiere. “Nel pomeriggio di lunedì 4 dicembre si è svolto in Regione Lombardia il secondo incontro per il problema del medico di medicina generale di base che a breve verrà a mancare in quartiere. Il Comune di Sesto San Giovanni si reso disponibile a mettere a disposizione i locali presenti in piazza della Chiesa 8. L’impegno di Ats per assicurare ai cittadini l’assistenza da parte del medico di medicina generale si è manifestato subito assicurando, sia per i pazienti del dottor Tomatis, che per quelli della dottoressa De Palo, la continuità del servizio nominando due incaricati temporanei in attesa delle nomine dei medici definitivi che dovrebbe arrivare nella finestra di aprile 2018”, si legge in un comunicato dell’Associazione Sottocorno, i cui rappresentanti hanno partecipato all’incontro.
“Entrando nel merito delle situazioni segnalate si è evidenziato che la città di Sesto San Giovanni ha una disponibilità di 53 medici di medicina generale, che sono concentrati nella zona centrale della città, mentre sono in sofferenza le periferie, come la zona di Cascina Gatti, e proprio per l’eccessiva presenza sul territorio in molti studi ci sia disponibilità di posti, peccato che siano distanti dal quartiere, si segnala inoltre che entro il mese di febbraio dovrebbe inserirsi un medico in più nel Quartiere Pelucca. Abbiamo segnalato inoltre anche che nel 2018 andrà in pensione un altro medico del quartiere sul quale bisognerà trovare una soluzione. La direzione generale di Ats ha assicurato che in questa fase gli utenti non dovranno fare nulla, il passaggio al medico provvisorio avviene in automatico, mentre quando verrà nominato il medico definitivo bisognerà recarsi presso la sede di via Marx per confermare o scegliere un altro medico”, si legge ancora nella nota.