[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – E’ una dura bocciatura quella che è arrivata dal Tribunale delle Acque Pubbliche. L’organo nazionale ha reputato inammissibile il ricorso presentato dal Comitato di cittadini di Papa Giovanni XXIII che da mesi stanno lottando contro il progetto per la costruzione di un bacino per accogliere le acque del fiume Seveso (sporche e inquinate) nelle aree del Parco Nord che si affacciano davanti alle loro case.
Il Tribunale ha ritenuto non ammissibile il ricorso del “supercondominio” di via Papa Giovanni. I residenti, oltre 500 persone, si erano autofinanziati per percorrere la via legale, ma sono stati smentiti dalle istituzioni che li hanno ignorati.
Anche il ricorso presentato dal Comune di Bresso allo stesso Tribunale delle Acque appare ora in bilico. La sentenza dovrebbe essere conseguente e non fa sperare nulla di buono. In questo modo cadrebbero gli unici strumenti di opposizione alla realizzazione di questo progetto voluto dal Comune di Milano e da Regione Lombardia. La vasca di laminazione è un lago artificiale che in caso di piene del fiume viene riempito per evitare allagamenti nel territorio di Milano. Il timore dei cittadini è che le acque inquinate del Seveso siano pericolose per la salute e arrechino danni al Parco Nord. Ma le loro ragioni non sono mai state ascoltate dalle istituzioni.
Il Comune, che in settembre si è rivolto alla presidenza del Consiglio dei Ministri ottenendo il congelamento degli atti amministrativi, ha annunciato un nuovo ricorso contro il progetto definitivo.
