[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – La giunta di Sesto San Giovanni prosegue con la sua politica sulla sicurezza. “In poco più di due mesi, grazie alla nostra ordinanza anti degrado e anti criminalità, sfruttando gli strumenti del Daspo urbano del decreto Minniti, abbiamo effettuato oltre 100 allontanamenti per bivacchi, commercio abusivo, accattonaggio molesto. Ringrazio la polizia locale per questo egregio lavoro”, sono le parole con cui Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, ha annunciato il Daspo numero 100 effettuato sul territorio comunale.
“La nostra ordinanza – prosegue Di Stefano – sta portando risultati record, è un chiaro deterrente e un valido strumento di prevenzione. I cittadini si rendono conto di un cambiamento reale e ci chiedono di continuare su questa strada”. “I risultati sono ottimi, stiamo dando ordine a Sesto, contrastando il degrado in ogni quartiere della città. In oltre la metà dei casi sono stati fermati individui irregolari in Italia e alcuni con ordini di espulsione mai eseguiti”, ha aggiunto aggiunge l’assessore alla Sicurezza Claudio D’Amico.
Dal Comune fanno “la conta”: fino a sabato il conto degli allontanamenti era a quota 102. “Tra le provenienze, la maggior parte degli allontanamenti riguarda romeni (in gran parte rom) con 29 provvedimenti, seguono 17 nigeriani, 9 senegalesi, 8 ecuadoriani, 7 bengalesi, 7 egiziani, 6 peruviani. Il tasso di recidiva di questi comportamenti illegali è di circa il 10 per cento”. Resta un dato interessante: nessuno dei provvedimenti emessi da Comune è stato ratificato dalla Questura di Milano, cioè significa che anche l’uso della parola Daspo è fatto in modo improprio. Anzi, pare che dai vertici delle istituzioni statali di Milano siano arrivate pesanti critiche all’operato della giunta di Sesto e a questo suo “sbandierare” ordinanze.
