Mar. 23 Apr. 2024
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Sesto, stop della nuova giunta alla moschea

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Dopo gli annunci in campagna elettorale e quelli appena dopo le elezioni, ecco la prima mossa ufficiale della nuova amministrazione di Sesto San Giovanni contro la moschea. Dagli uffici comunali fanno infatti sapere che oggi la giunta di Sesto ha approvato una delibera che può essere considerata il primo stop formale alla realizzazione, sull’area di via Luini, del nuovo centro culturale della comunità islamica.

“Con questo provvedimento l’Amministrazione comunale ha preso atto di una serie di inadempimenti da parte del centro culturale islamico rispetto agli impegni previsti nelle convenzioni del 2013 e del 2015 (mancato pagamento della somma di 320.000 euro, dei quali, 20.000 euro a saldo del diritto di superficie, 250.000 euro quale contributo per le opere aggiuntive e 50.000 euro per la monetizzazione dei parcheggi; mancato completamento della procedura di avvenuta bonifica; mancato avvio della fase di realizzazione della struttura Centro Culturale Islamico il cui inizio lavori, in base al cronoprogramma, doveva avere corso a partire dal mese di settembre 2016)”, si legge in una nota del Municipio.

“Mancanze gravi che hanno spinto l’intera giunta a dare mandato agli uffici competenti di intraprendere le opportune azioni per le contestazioni di rito e la successiva risoluzione della convenzione”, ha detto il sindaco Di Stefano. La delibera fa seguito al provvedimento già posto in essere nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale con il quale si comunicava al Centro Culturale Islamico la decadenza dal titolo abilitativo alla costruzione della moschea.

“Abbiamo effettuato un importantissimo passaggio di un percorso – aggiunge il sindaco Di Stefano – che porterà alla definitiva archiviazione del progetto di costruzione della più grande moschea del Nord Italia. Un impegno preso con i sestesi che intendo portare definitivamente a termine nei primi cento giorni di governo della città”. “Con il primo formale atto amministrativo di revoca del permesso edilizio – aggiunge Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica – viene, di fatto, fermata la costruzione dell’opera”.

NELLA FOTO LA STRUTTURA PROVVISORIA DI VIA LUINI

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