[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Fino al 31 maggio 2017 sono state registrate in 14 regioni italiane 171 intimidazioni, più di una al giorno, ad amministratori pubblici; di questa cifra, la percentuale più alta pari a 46 casi, è stata registrata in Campania. Ma nel rapporto sugli “amministratori sotto tiro” presentato a Casal di Principe (Caserta) da Pierpaolo Romani, presidente di Avviso Pubblico, associazione nata nel 1996, che ha tra i suoi soci 360 tra Comuni, Province e Regioni, il cui intento è organizzare una rete tra quegli amministratori locali che si impegnano a promuovere una coltura della legalità nella politica il dato impressionante è quello che riguarda il Nordmilano, dove i due sindaci delle città più rappresentative, Cinisello e Sesto (dove il sindaco è appena cambiato), hanno ricevuto minacce.
Le regioni del Sud si confermano le più colpite: prima è la Campania (27% del totale), quindi Sicilia (18%), Puglia (13%) e Calabria (12%). Il Sud e le Isole raccolgono il 79% di intimidazioni, contro il 21% dell’area Centro Nord.
Tra le regioni del Nord la più colpita è la Lombardia, con ben 10 atti intimidatori in cinque mesi, la metà dei quali concentrati nella provincia di Milano. Spicca un trittico di intimidazioni registrate nel giro di poche ore ai danni di tre amministratrici locali: Silvia Trezzi e Monica Chittò (sindaco di Sesto fino al 25 giugno scorso), e il vicesindaco di Cesano Boscone Mara Rebichi. Hanno ricevuto lettere minatorie, minacce di morte sui social network, addirittura l’augurio di uno stupro, per aver sottoscritto un protocollo che sancisce un’alleanza strategica tra Stato ed enti locali per l’accoglienza diffusa dei migranti.