Ven. 29 Mar. 2024
HomeCinisello BalsamoOffese Uniabita in consiglio comunale a Cinisello, condannato Zonca

Offese Uniabita in consiglio comunale a Cinisello, condannato Zonca

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Aveva parlato di commistione di poteri politici ed economici in aula consigliare in occasione dell’approvazione del Piano di Governo del Territorio di Cinisello, nel 2013. Aveva stigmatizzato la scelta del sindaco Siria Trezzi di accettare finanziamenti elettorali (dichiarati e trasparenti) dalle cooperative edilizie della città.

Oggi il consigliere comunale Enrico Zonca è chiamato a pagare i danni a Uniabita, la principale cooperativa edificatrice di Cinisello Balsamo. La Corte d’Appello di Milano lo ha condannato a versare 15.000 euro di danni di immagine alla coop, oltre a spese legali, per aver offeso la cooperazione durante quel consiglio comunale. La colpa di Zonca è di aver pronunciato la parola “mafioso”, anche se oggi spiega che non l’ha mai riferita alle cooperative. Tutto avvenne nel chiuso di un’aula consiliare e nell’esercizio della funzione di consigliere comunale, ma questo non è bastato a tenerlo lontano dalla condanna.

“Poi il PGT è stato approvato dalla sola maggioranza che governa la città ma stranamente dopo un mese Uniabita ha citato in tribunale me per danni affermando che ho diffamato Uniabita (uno dei soggetti che aveva finanziato la campagna elettorale di Siria Trezzi) assimilandola a una associazione mafiosa – spiega Zonca -. In realtà  avevo criticato aspramente il sindaco per aver accettato questi finanziamenti, ma l’ex-presidente di Uniabita Marangoni ha ritenuto di chiedermi 100mila euro di danni d’immagine”.

Considerando le spese processuali, Zonca ora dovrebbe pagare circa 25mila euro a Uniabita, la quale, senza attendere l’eventuale ricorso in Cassazione, ha già notificato un precetto a Zonca. Che ha annunciato che non può pagare una cifra simile e che tutta la vicenda gli è già costata circa 30mila euro.

Nota di redazione: L’articolo è stato aggiornato il giorno 17 giugno, con la rimozione di una dichiarazione virgoletta ritenuta offensiva nei confronti di una terza persona.

ARTICOLI CORRELATI