Mer. 01 Mag. 2024
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Massimo Carrera, un sestese al comando del campionato di calcio russo

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Una nuova favola calcistica tocca da vicinissimo il Nordmilano: Massimo Carrera, sestese di nascita, con il suo Spartak Mosca è al comando del campionato di calcio russo dopo 13 giornate.

In un periodo calcistico molto difficile per le due squadre milanesi, con il Milan in ripresa e l’Inter in caduta libera, la sua storia assume un significato ancora più speciale. Dopo una lunga carriera da calciatore (con apice raggiunto nelle sue 5 stagioni alla Juventus) iniziata nel 1982 vestendo la maglia della Pro Sesto, Carrera si è seduto in panchina per la prima volta a partire dal 2011, diventando l’allenatore in seconda dell’allora mister della Juventus Antonio Conte. Una collaborazione lavorativa vincente, continuata anche nel periodo di Conte alla guida della Nazionale.

Dopo 5 anni, il luglio scorso arriva la separazione al termine degli Europei: Antonio Conte al Chelsea, Massimo Carrera allo Spartak Mosca. Come tecnico? No, ancora una volta come allenatore in seconda, chiamato per mettere ordine in una difesa troppo facile da battere. Ma la situazione in casa Spartak Mosca non è la stessa vissuta alla Juventus: la squadra è lontanissima dalla vetta, con una clamorosa eliminazione nei preliminari di Europa League, il secondo più importante trofeo continentale. L’allenatore,  Dmitrij Aleničev, viene esonerato e in attesa del sostituto la squadra viene temporaneamente affidata a Massimo Carrera. E’ l’agosto del 2017: il sestese si siede sulla panchina dello Spartak Mosca e vince la prima, poi pareggia la seconda. Si guadagna il rispetto dei tifosi per la grinta che mostra in campo, quando accade l’insperato: una serie di successi riporta lo Spartak Mosca nelle parti alte della classifica. E l’allenatore? Non arriverà mai: Massimo Carrera ha convinto tutti, dalla dirigenza allo spogliatoio, guadagnandosi il rispetto della stampa , cosa ancora più importante, i tifosi.

Da semplice traghettatore a capofila, il passo è breve: oggi lo Spartak Mosca del sestese è in cima al campionato, a +3 dalla seconda in classifica. E il ruolino di marcia parla chiaro: 10 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, con soli 8 gol subiti. Era arrivato per mettere a posto la difesa e invece ha deciso di scrivere la storia del club: non male per un tecnico “a tempo”.

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