[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – E’ ancora una fumata nera l’esito dell’ennesimo incontro a Roma tra istituzioni, sindacati e vertici di General Electric. La trattativa si sta trasformando in una commedia, confermando i timori che si erano già avanzati all’inizio della crisi, quasi un anno fa. GE è pronta a dismettere lo stabilimento sestese perché in Italia sta investendo altrove.
Durante l’incontro di lunedì al Ministero dello Sviluppo Economico, General Electric ha confermato la volontà di procedere con i licenziamenti, dimostrando una totale chiusura alle richieste di Comune, Regione e Governo.
Nessuna delle verifiche richieste esplicitamente al tavolo del Governo fino all’ultimo incontro è stata fatta nel frattempo: né la prosecuzione delle trattative con l’investitore interessato che aveva dimostrato interesse nei mesi scorsi, né la ricerca di una soluzione interna al gruppo GE.
“L’unica novità per venire incontro ai lavoratori che chiedono il mantenimento del posto di lavoro è stata la proposta di alcuni trasferimenti presso gli stabilimenti GE in Campania e in Puglia; insomma: una presa in giro”, ha dichiarato il sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò.
“Il comportamento di General Electric al tavolo Ministeriale è stato provocatorio ed irrispettoso delle Istituzioni che seriamente stanno lavorando per la difesa del lavoro. Quanto dichiarato da GE è inaccettabile ed è imbarazzante per una multinazionale che ha relazioni molto importanti nel Paese, che ha acquisito anche finanziamenti pubblici da Regione Lombardia e Governo ma che nel contempo non dimostra alcun senso di responsabilità sociale nelle sue scelte. Chiediamo a GE un radicale cambio di atteggiamento già dalle prossime ore e che cambi la sua strategia rispetto allo stabilimento sestese. In caso contrario, ci aspettiamo che il Governo e le Regioni coinvolte nei piani di investimento del gruppo ripensino i benefici concessi”.