[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Si riapre a Sesto San Giovanni il dibattito sul forno inceneritore di via Manin. L’altro giorno il sindaco Monica Chittò ha presentato all’Assemblea dei Sindaci dei Comuni del consorzio CoRe un documento che contiene le linee guida per la ricerca di un futuro diverso che porti alla riconversione dell’area di via Manin senza modificarne la destinazione urbanistica.
Quattro le linee guida secondo la Chittò: “La garanzia dell’occupazione di chi ci lavora; la costruzione di una diversa prospettiva industriale che valorizzi e sviluppi il ruolo di area tecnologicamente attrezzata che già oggi caratterizza la struttura; la piena sostenibilità ambientale di tale prospettiva; il mantenimento dell’aggancio con il teleriscaldamento per arrivare alla dismissione dell’impianto di termovalorizzazione”, si legge in una nota del Comune.
“Da quando, a giugno, l’amministrazione di Sesto San Giovanni ha appaltato il servizio di igiene ambientale il CoRe è tornato a svolgere la sua funzione originaria di termovalorizzazione. Oggi, però, abbiamo ampiamente superato l’emergenza rifiuti che aveva portato all’apertura dell’impianto ed è necessario iniziare a pensare alle prospettive a medio termine.“La moderna sensibilità ambientale e l’obiettivo del cosiddetto ‘rifiuti zero’ non più così lontano ci invitano a studiare la possibilità di uno sviluppo industriale dell’impianto di via Manin legato anche al teleriscaldamento e alla ricerca di partership e collaborazioni societarie in ambito metropolitano per una trasformazione dell’area in senso più moderno, efficiente, ecologico e sostenibile”, ha detto la Chittò.
L’Assemblea dei soci, che con questa discussione ha posto le basi per il lavoro futuro, si riunirà nei prossimi giorni per approvare il documento. Ma intanto arriva la voce dei Democratici per il Cambiamento. “Finalmente, anche grazie alla nostra insistente azione di sensibilizzazione, all’assemblea del CoRe si inizia a discutere della chiusura del forno inceneritore al 2019. Il documento che il Sindaco dichiara di aver portato all’attenzione dei soci prevede, tra l’altro, la riconversione dell’impianto e la ricerca di un socio privato per fare di quest’area un nuovo polo tecnologico. Non sappiamo cosa rappresenti il Polo tecnologico che il Sindaco immagina, né cosa intenda per un impianto che preveda il mantenimento dell’aggancio con il teleriscaldamento. Ma certamente avrà occasione di spiegarlo ai cittadini. Poiché tali temi rivestono un interesse generale per la nostra città e non sono mai stati condivisi con le forze politiche, le associazioni, i cittadini del quartiere e i comitati, i Democratici per il Cambiamento, chiedono un consiglio comunale aperto a tutti in cui il Sindaco, titolare della delega sulle società partecipate, avrà modo di illustrare il documento portato all’attenzione dei soci consentendo così la più ampia discussione”.