[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Otto ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo Alstom in Italia. È una decisione congiunta del Coordinamento nazionale Alstom Fiom, Fim e Uilm: le sigle sindacali hanno deciso un’azione unitaria e a partire da oggi, lunedì 5 settembre, fino al 9 del mese, sono state proclamate 8 ore di sciopero in ognuno degli stabilimenti italiani.
A motivare la mobilitazione è l’incertezza sul fronte del futuro aziendale in considerazione anche dell’acquisizione della commessa Trenitalia a media capacità che consentirà di produrre fin da subito circa 50 treni regionali fino ad un massimo di 150 unità, e soprattutto il piano di riorganizzazione aziendale che, secondo quanto annunciato dalla direzione, prevede su scala nazionale trasferimenti ed esuberi. Lo stabilimento di Sesto che conta 340 dipendenti si fermerà, assieme a Lecco, lunedì 5 settembre, data in cui è previsto un presidio dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali, fin dalla prima mattinata, davanti ai cancelli di via Fosse Ardeatine. È stato anche richiesto un incontro con l’amministrazione comunale sestese con il fine di intraprendere un tavolo di confronto con le autorità locali”, spiegano i sindacati.
“Lo stabilimento di Sesto – spiega Francesco Caruso, segretario Uilm Milano – vive una situazione di forte incertezza: da una parte gli esuberi dichiarati, 16 su Sesto nella prospettiva di conversione di mission da produttiva a service, dall’altra l’incognita sul futuro proprio alla luce di questa transizione. La nostra mobilitazione vuole mettere un punto fermo sul mantenimento del livello occupazionale e ottenere risposte chiare ed un piano da Alstom, soprattutto perché, secondo quanto preannunciato dall’azienda, finché non verranno definiti i nodi degli altri siti in Italia, la situazione di Sesto non verrà affrontata. La produzione della commessa per i treni a media frequentazione deve rimanere in Italia, non si guardi altrove”.