Dom. 08 Set. 2024
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Migranti, il Nordmilano pronto a nuovi sforzi, tranne Cologno

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – È durato due ore il vertice tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala, e 19 sindaci di Comuni della Città metropolitana, convocati per un confronto sull’accoglienza dei profughi e per definire nuove quote di accoglienza nei Comuni della Città Metropolitana per alleggerire la situazione di Milano dove sono presenti oltre 3mila migranti pari a circa il 66% del totale. Al termine dell’incontro tutti i sindaci interpellati hanno dato la loro disponibilità ad accogliere tranne uno, il sindaco di Cologno Monzese, Angelo Rocchi, della Lega Nord.

“Tutti si sono resi disponibili a fare la loro parte tranne il sindaco di Cologno che ho invitato a ripensarci – ha detto Sala, che è anche sindaco della Città metropolitana, al termine dell’ incontro -, noi dobbiamo prepararci a una situazione che non conosciamo”.

All’incontro hanno partecipato i sindaci di Arese, Bollate, Bresso, Buccinasco, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cornaredo, Cusano milanino, Garbagnate, Lainate, Legnano, Novate milanese, Paderno, Rho, Rozzano, Senago, Settimo Milanese e Sesto San Giovanni.

Non si è parlato di dati ma i profughi dovrebbero essere distribuiti in base al numero della popolazione. Comuni come Sesto e Cinisello dovrebbero almeno raddoppiare i loro sforzi. Mentre Bresso, con il campo gestito dalla croce Rossa che già accoglie almeno 400 profughi, dovrebbe essere messo sotto controllo.

Sala ha spiegato di aver trovato “buon livello di collaborazione. I problemi li hanno tutti ma serve lavorare su un livello di equità, perché c’è chi ha fatto molto e chi non ha fatto abbastanza”. Raccolte le disponibilità Sala andrà dal prefetto “con questo documento ma ho chiesto anche al prefetto, Mario Morcone, che ha la responsabilità all’interno del Viminale di venire a Milano e verrà la prossima settimana”.

“Speriamo che arrivino le risorse dal governo, è un argomento di cui stiamo parlando”, ha precisato Sala.

Nela foto il centro profughi di Bresso

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