Mar. 15 Ott. 2024
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Controlli al laboratorio cinese, 13 clandestini nascosti dietro una doppia parete (Video)

[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] –  All’arrivo dei Carabinieri, si erano nascosti in un buco realizzato tra due pareti di cartongesso, per sparire agli occhi della legge. Sono 13 i lavoratori clandestini sorpresi nel corso di un controllo a un laboratorio di pelletteria gestito da cinesi. Nella mattinata di ieri i Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Milano e delle Compagnie di Sesto San Giovanni e Monza hanno proceduto al controllo di una pelletteria cinese di Cologno Monzese, in via Barcellona, al confine con Sesto San Giovanni.

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Il tentativo di ritardare l’accesso ispettivo da parte dei titolari, due cittadini cinesi (rispettivamente di 46 e 48 anni d’età, il più giovane dei quali già noto alla Giustizia per un caso di sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina emerso nel 2014), ha insospettito gli operanti che, constatata la presenza di  macchinari in funzione in un numero superiore a quello dei presenti e di una cucina attrezzata per fornire un rilevante numero di pasti, hanno passato al setaccio l’opificio.

I militari hanno quindi scoperto una parete in cartongesso, dietro alla quale hanno sorpreso altri 13 cinesi, risultati irregolarmente presenti sul territorio nazionale. I clandestini erano stati fatti nascondere all’arrivo degli ispettori.

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L’accesso all’angusta intercapedine era stato occultato con un mobile e alcuni scatoloni. Lo spazio all’interno del nascondiglio non era areato ed è per tanto risultato suscettibile di esporre i lavoratori al rischio dell’asfissia.

I controlli si sono estesi ad un vicino capannone industriale, sempre nella disponibilità dei due “imprenditori”, all’interno del quale sono stati trovati i giacigli utilizzati dagli operai. I Carabinieri hanno quindi proceduto all’arresto dei responsabili della pelletteria,  che risponderanno di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina.

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