Gio. 25 Apr. 2024
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Triennale entra nel MuFoCo e “ruba” a Cinisello la sua vetrina: progetto fallito

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – La notizia di ieri è quella del “salvataggio” del MuFoCo, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Il consiglio comunale cinisellese nei giorni scorsi ha infatti votato il nuovo Statuto della Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea; in pratica La Triennale di Milano diventa nuovo partner del museo cinisellese, oltre alla partecipazione dei due soci fondatori Comune di Cinisello e Città Metropolitana di Milano. Una novità importante perché permette di salvare il MuFoCo: grazie all’ingresso della Triennale nella Fondazione anche Regione Lombardia e Ministero potranno finanziare il museo di Cinisello (proprio attraverso Triennale).

Ma sono tutti davvero contenti? Certo, non si può negare che questa novità rappresenti un punto saldo importante per il futuro del MuFoCo che in qualche modo mette al sicuro i suoi progetti ma anche i suoi lavoratori dopo anni di crisi e incertezze. Quello che però bisogna leggere, nemmeno troppo tra le righe, è che Cinisello in pratica perderà il suo museo.

“Il Piano di rilancio prevede uno sviluppo su due sedi: la sede milanese di Triennale, che rappresenterà una importante vetrina per mostre in grado di richiamare un pubblico più ampio; la sede istituzionale cinisellese, che continuerà a conservare e valorizzare l’importante archivio fotografico (circa 2 milioni di pezzi) e librario, ma che manterrà anche le attività educative rivolte alle scuole e alle famiglie, mostre permanenti tratte dalle collezioni interne e promuoverà esperienze di arte pubblica”, si legge sul comunicato stampa diffuso ieri.

In pratica a Cinisello, in Villa Ghirlanda, resterà l’archivio mentre la sede principale si sposterà a Milano. Dopo 12 anni dalla sua apertura il progetto originario del MuFoCo è fallito: l’idea di portare i turisti, i milanesi, gli appassionati di fotografia a Cinisello, magari sfruttando le corse della 31, tramonta definitivamente. Cinisello si inchina al volere di Milano? Non esiste una vera Città Metropolitana fuori da Milano? Il capoluogo “fagocita” tutto e tutti senza che i Comuni della cintura metropolitana siano capaci di reagire per affermare il loro valore? Si può dire di tutto e di più, resta il dato di fatto che uno dei progetti che dovevano far diventare Cinisello una location di eccellenza dal punto di vista culturale va in cantina. La vetrina si sposta a Milano, Cinisello resta il magazzino.

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