Gio. 18 Apr. 2024
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I Security Point sono una barzelletta: l’attacco di Sesto nel Cuore al sindaco

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Sindaco, batti un colpo. La civica Sesto nel Cuore torna all’attacco contro la Chittò e la sua giunta sul tema della sicurezza. “E’ noto che l’ amministrazione comunale rivendica come uno dei punti focali della propria azione di intervento sul tema ‘sicurezza’ l’istituzione di ben 13 Security Point, inaugurati in pompa magna con un giro della città da parte del sindaco che ha raggiunto le zone ove sono dislocati.

Tuttavia, a quanto pare quei Security Point non hanno mai assolto al compito vero per i quali sono stati creati: migliorare la presenza sul territorio”, dicono in coro Caponi, Tittaferrante e Lanzoni.

Le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza partono dalla commissione sul tema ‘sicurezza’ che si è tenuta nei giorni scorsi. “Ad affermare questa mancanza sono gli stessi tecnici della sicurezza del Comune che a precisa domanda delle persone presenti in commissione hanno riferito in modo vago che i Security Point sono utilizzati di mattina, quando possibile e con difficoltà. Le pattuglie sostano negli stalli quando non sono impegnate in altri servizi; di pomeriggio sono utilizzati con maggiore difficoltà di copertura e con una sola pattuglia disponibile per tutta la città”, dicono ancora da Sesto nel Cuore.

Lanciando l’accusa: “Di fatto abbiamo appurato che sono sempre scoperti e non presidiati. Quindi questi Security Point sono realtà o finzione? Sia ben chiaro, anche al fine di evitare che la nostra denuncia venga strumentalizzata, non mettiamo sotto accusa certamente i responsabili, il personale e gli agenti della polizia locale, ma l’amministrazione comunale che con un atto politico illude i cittadini gettando fumo negli occhi su un tema così delicato e di scottante attualità. La giunta deve rendere operativi ed efficaci sul territorio i 13 Security Point dimostrando di essere in grado di amministrare le proprie scelte politiche e di non voler trasformare in propaganda gli interventi (dovuti alla città ) sul tema sicurezza ; se non lo farà , significa che ha fatto scelte senza cognizione di causa”.

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