Ven. 29 Mar. 2024
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Dipendenti comunali infuriati: “Non possiamo più garantire i servizi”

[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – A un anno di distanza dal primo grosso sciopero dei dipendenti comunali di Cusano Milanino la situazione è tornata ad aggravarsi ulteriormente. Nessun passo avanti nel dialogo con l’amministrazione comunale del sindaco Lorenzo Gaiani, ma solo passi indietro.

Giovedì scorso davanti al comune di Cusano si è tenuto un presidio, con un’assemblea pubblica tra i dipendenti. Comune chiuso e disagi: “Siamo di fronte alla completa inefficienza di questa amministrazione. Tutti i nostri problemi nascono dalla riorganizzazione del personale messa in atto da questa giunta: a queste condizioni noi non possiamo più garantire i servizi“. I dipendenti comunali da oltre un anno a questa parte contestano diversi punti all’amministrazione cusanese: il blocco delle assunzioni, la carenza di personale, i problemi di salute e la mancanza di fondi per il nido estivo. Ciò che però ha fatto infuriare i dipendenti comunali sono altre due punti.

Il primo è quello riguardante l’accordo firmato lo scorso dicembre tra la Rsu dei dipendenti comunali e l’amministrazione: tale intesa è stata bocciata dai revisori dei conti. “Siamo di nuovo punto e a capo, esattamente come un anno fa. La situazione ora è terribile: in 6 mesi hanno chiesto pareri a destra e a manca, poi i revisori hanno detto di rifare i conti: questa è incompetenza massima“. Il secondo punto, invece, riguarda i licenziamenti: “Un collega è stato lasciato a casa da un giorno all’altro. Questo licenziamento è dovuto a una mancanza di monitoraggio della spesa: le cifre sono sempre state monitorate, qui nessuno ha mai controllato. Gaiani deve andare a casa: non si può gestire un’amministrazione così”.

Sul punto di saltare anche il nido estivo, che l’anno scorso fu salvato in extremis: “Probabilmente non si farà per mancanza di fondi. Non sorprendiamoci poi se la gente preferisce il nido privato: si paga per quello comunale una retta di 600 euro e non viene nemmeno garantito il sevizio che a inizio anno era stato promesso. Così facendo si è portato al completo fallimento di un servizio“.

Il sindaco di Cusano, Lorenzo Gaiani, non era presente in comune durante il presidio, ma ha così risposto alle dimostrazioni dei dipendenti comunali: “L’amministrazione non può ignorare il pronunciamento della Corte dei conti: siamo ora impegnati a riaprire il confronto con la parte sindacale“.

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