[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Guardie armate di manganello tra i reparti e gli uffici dello stabilimento General Electric di Sesto San Giovanni. La “denuncia” arriva direttamente dalla Fiom Milano secondo cui si sta inasprendo sempre di più l’accanimento della società nei confronti dei lavoratori ex Alstom Power che da mesi si battono per mantenere in attività lo stabilimento e contro i licenziamenti.
“Oggi, infatti, all’arrivo in fabbrica i lavoratori hanno scoperto con sconcerto che, in aggiunta alla normale vigilanza, in alcuni reparti e negli uffici circolavano guardie armate di manganello”, dicono i sindacalisti. “Si tratta dell’ennesima provocazione di una multinazionale che già da tempo si muove con arroganza e non accetta di discutere soluzioni alternative ai licenziamenti e alla chiusura dell’azienda, nonostante questa richiesta sia stata avanzata e sostenuta con forza anche dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo in sede di trattativa”.
“E’ inaccettabile che General Electric, mentre prende sovvenzioni statali per ampliare alcuni siti, proceda alla dismissione dello stabilimento di Sesto San Giovanni, acquisito da pochi mesi. Ed è sconcertante l’arroganza con cui tratta non solo i lavoratori ma anche le istituzioni. Il nostro obiettivo è sempre stato e resta il mantenimento in attività e lo sviluppo dell’importante sito di Sesto San Giovanni: non abbiamo accettato e non accetteremo provocazioni”, continua la nota della Fiom.