[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Martedì sera il consiglio comunale di Cinisello Balsamo ha approvato il Bilancio di previsione del triennio 2016-2018. Il documento è stato votato dalla maggioranza mentre le opposizioni hanno espresso la loro contrarietà al nuovo piano economico.
“Le scelte politiche attuate da questa Giunta e rappresentate all’interno del Bilancio 2016 sono totalmente diverse da quelle contenute nei 1.000 emendamenti, presentati dalla Lega e discussi in aula, contenenti proposte concrete, per la nostra gente, che qualora la lega governasse la città sarebbero sicuramente trasformate in realtà. Per tale motivo la Lega Nord ha votato contro il Bilancio 2016”, spiega il capogruppo del Carroccio in consiglio, Giacomo Ghilardi. Che aveva appunto presentato mille emendamenti al documento della giunta. “Quello che come Lega abbiamo fatto in queste sedute e che abbiamo il dovere di fare in futuro è certamente quello di essere il megafono della voce della città, dei cittadini, dei comitati e delle periferie lasciate colpevolmente abbandonate e in più riteniamo prioritario quello di continuare a chiedere a questo sindaco che vengano stanziati più fondi per i nostri anziani, per i nostri bambini, per le famiglie, per la sicurezza e per le politiche lavorative”.
Contrario anche Giuseppe Berlino della lista civica La Tua Città: “Il nostro giudizio, non può che essere, cosi come espresso con il voto, assolutamente negativo. È un bilancio che si regge esclusivamente in base a due motivi principali. Da un lato, com’è normale che sia, grazie agli introiti derivanti dalle tasse comunali, che contrariamente a quanto sostenuto e promesso dal nostro sindaco in campagna elettorale, mantengono una inalterata incidenza negativa sulle tasche dei cittadini. Dall’altra grazie agli ingenti introiti, in termini di milioni di euro, che arriveranno nelle casse comunali, relativi agli oneri di urbanizzazione del mega progetto edilizio per la realizzazione del nuovo Centro Commerciale Auchan, nel quartiere Bettola. La cosa più discutibile ed imbarazzante è che tali introiti saranno in gran parte destinati a coprire le spese correnti di esercizio, costituiti dai costi del cosiddetto carrozzone rappresentato dalla macchina comunale, così da poter far fronte agli enormi sprechi che si registrano giornalmente”.
Un ordine del giorno presentato dalla lista La Tua Città è stato però votato favorevolmente dal consiglio, dopo una modifica voluta dalla maggioranza e riguarda le aree cani. “La maggioranza che governa la città, con in testa l’assessore del Pd Ruffa ed il capogruppo Magnani, ha ritenuto condivisibile le richieste che abbiamo fatto, ritenendo che le aree cani cittadine sono degradate e vanno riqualificate con illuminazione, punti acqua e manutenzione del verde, ma si sono detti contrari, a loro dire per motivi economici, all’idea di installare impianti di videosorveglianza, chiedendo che dal documento tale richiesta fosse stralciata. Per cui alla fine pur in parte azzoppato il nostro documento è stato votato positivamente all’unanimità. Il nostro compito è stato fatto, verificheremo in futuro, tutti insieme, fruitori delle aree compresi, se la giunta Trezzi farà quanto si è impegnato a fare votando a favore del documento”.
Anche alcuni emendamenti presentati dalla Lega Nord a dire il vero sono passati: “Grazie agli emendamenti approvati, saranno aumentati i fondi relativi alle missioni riguardanti il lavoro e il sostegno alle famiglie in difficoltà. Su volontà della Lega, è stato introdotto il criterio della residenza nella premialità delle misure a sostegno delle famiglie in difficoltà; in pratica, i contributi relativi al sostegno del reddito delle famiglie saranno erogati tenendo conto del requisito minimo dei tre anni di residenza nel comune a differenza di quanto previsto e attuato da questa giunta fino ad oggi nell’erogazione di contributi. Per quanto riguarda l’occupazione, l’emendamento approvato va ad integrare i fondi destinati dal Comune alle politiche per sostenere coloro che non hanno un lavoro o che l’hanno perso, in particolare per l’inserimento dei giovani nel mondo lavorativo e per i 50-60enni senza reddito e in attesa dell’età pensionabile, vittime delle incoscienti politiche del governo nazionale”, spiega Ghilardi.
