Ven. 29 Mar. 2024
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Bilancio senza investimenti. Ma Sesto riduce (di poco) le tasse

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Nuovi investimenti sulle strutture scolastiche, una timida riduzione della Tassa Rifiuti per le famiglie e un programma di “bilancio partecipato” che metterà a disposizione dei diversi quartieri 250.000 euro per progetti mirati. Mancano completamente gli investimenti in nuove opere nel Bilancio di Previsione 2016 approvato la scorsa settimana dal Consiglio comunale di Sesto San Giovanni.

A un anno esatto dalle elezioni, il Bilancio approvato mette in gioco poche risorse per abbellire una città che nell’ultimo decennio è progressivamente degradata, ma piuttosto pensa a tenere in ordine i conti e a procedere con il lento e inesorabile programma di riqualificazione di quanto già esiste in città. Il che è già un successo vista la situazione complessiva.

Tra gli investimenti nelle scuole, in estate partirà il piano da 5 milioni di euro per l’edilizia che consentirà di mettere mano a diversi istituti. Anche Sesto segue i comuni vicini e completerà il piano di “Distretto della scuola digitale”: dopo quella già finanziata nelle scuole medie della città, è previsto nel 2016 il finanziamento della digitalizzazione delle scuole elementari, grazie allo stanziamento di 320.000 euro in tre anni.

Prende corpo il piano di abbattimento delle barriere architettoniche che prevede la rimozione di quelle esistenti. Inoltre prevede un aumento di 100.000 euro per il sostegno educativo.

Grazie ai nuovi appalti che hanno limato i costi, è prevista una diminuzione del 5,2% medio della Tari per le famiglie e delle rette della mensa.

Probabilmente vedremo l’erba più curata, grazie a un aumentato di 200.000 euro dello stanziamento per la cura del verde di parchi e giardini.

Un’ulteriore novità è rappresentata dall’introduzione del bilancio partecipato: 250.000 euro, infatti, sono stati destinati a progetti che saranno costruiti con i cittadini, che potranno scegliere le priorità e i progetti sui quali investire queste risorse.

Tutto questo in un contesto non facile: il Comune di Sesto, come l’anno scorso, non riceve più trasferimenti dallo Stato, anzi: versa alle casse centrali 900.000 € (300.000 € in più rispetto ai 600,000 già versati nel 2015).

Inoltre, il gettito della TASI, abolita per i cittadini, non è stato compensato integralmente dallo stato e quindi nelle casse del comune sono entrati ulteriori 450.000 € in meno.

“Pur nelle difficoltà, abbiamo fatto scelte forti – ha commentato l’Assessore al Bilancio Virginia Montrasio –  Si aumentano le risorse a favore delle categorie più fragili di cittadini, si confermano tutti i servizi e si abbassano i costi per le famiglie. Abbiamo scelto di investire molte risorse nella scuola e per l’efficienza energetica: sono investimenti per il futuro delle giovani generazioni”.

Parole che sono state aspramente contestate dalle forze dell’opposizione che ha votato compitamente contro il Bilancio.

Angela Tittaferrante, della lista civica Sesto nel Cuore, ha fatto notare che era stata compiuta un’operazione di rinegoziazione dei mutui che avrebbe dovuto portare a risparmi per 600mila euro da destinare all’efficientamento energetico, ma quei soldi sono finiti per pagare gli aumenti della spesa corrente. La riorganizzazione del Personale, poi, non ha avuto gli effetti economici promessi.

“Questo bilancio ha messo in evidenza come sia alto il grado di responsabilità della buona opposizione presente e partecipativa nel dare un contributo sempre maggiore di idee e proposte alla nostra città – ha commentato Gianpaolo Caponi, capogruppo della lista civica Sesto nel Cuore – Infatti il documento di bilancio non tocca e neppure sfiora la messa in campo di progetti capaci di far ripartire Sesto San Giovanni. La Città della Salute siamo certi che si farà? Inoltre, e non per polemica politica, la maggioranza dovrebbe vigilare ed evitare il ripetersi di inaccettabili sprechi. Le farmacie comunali, il bando delle mense comunali e il vergognoso ritardo ( 4 anni) nel promuovere il nuovo bando dell’igiene urbana ne sono la principale ma non unica testimonianza. Purtroppo”.

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