Ven. 29 Mar. 2024
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Una spiaggia a Bresso per dire no alle trivelle

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Sabato 9 Aprile piazzetta Cavour a Bresso si trasformerà in una spiaggia per promuovere l’energia sostenibile e per dire no alle trivelle. La Sinistra Unita bressese, infatti, ha organizzato “Spiagge più belle senza le Trivelle”, un Flash Mob di informazione per spiegare le ragioni del Sì al referendum del 17 aprile sulle trivellazioni in mare entro le 12 miglia dalla costa.

Dalle ore 16,00, la cittadinanza è stata invitata a partecipare portando con sé teli da mare, ombrelloni, secchielli e palette. In un’atmosfera che vuole essere allegra, con interventi dal palco, un aperitivo sociale e giochi da spiaggia, si vuole dare vita a un’iniziativa pubblica dal forte valore simbolico, per ribadire che le nostre spiagge e i nostri mari sono beni comuni per lo sviluppo del turismo e per la vivibilità del territorio e non luoghi di sfruttamento delle risorse.

Nel corso del pomeriggio dalla “spiaggia” di piazza Cavour si susseguiranno diversi interventi che inquadreranno il tema del referendum sia dal punto di vista tecnico che delle sue implicazioni sul piano energetico nazionale. Oltre al Comitato promotore per il SI al referendum, sono previsti gli interventi dell’assessore all’Ambiente del comune di Bresso, Cristina Savino, e del collettivo Off-topic, che presenterà un dossier sullo Sblocca Italia.

 Il referendum sulle trivelle, infatti, al di là del suo contenuto normativo, rappresenta l’occasione giusta per dare vita a un dibattito sul futuro energetico del nostro paese. Se gli idrocarburi che vengono estratti nei nostri mari riescono a soddisfare solo una piccola parte del nostro fabbisogni energetico, è del tutto evidente che la strada da seguire per migliorare la nostra capacità di approvvigionamento vada ricercata in altre forme più moderne e più rispettose dell’ambiente.

In quest’ottica, infatti, i promotori dell’iniziativa affermano: “il Sì al referendum va oltre il suo valore normativo per diventare un pilastro su cui fondare le nostre politiche energetiche. Fonti rinnovabili, efficienza energetica, lotta agli sprechi, riqualificazione degli impianti, mobilità sostenibile, devono diventare le parole d’ordine del futuro, relegando l’estrazione degli idrocarburi a una mera espressione del passato”.

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