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Oggi si vota la privatizzazione dei Cdd. I lavoratori scrivono al consiglio

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Siamo arrivati alla stretta finale per l’esternalizzazione del Centro Diurno Disabili di Sesto San Giovanni. La struttura comunale, che si occupa dell’ospitalità diurna dei disabili gravi e che a Sesto ospita circa 50 pazienti, verrà concessa dal Comune in gestione a un operatore sociale privato. Grazie alla trattativa durata circa un anno, i dipendenti comunali che vi lavorano rimarranno in carico all’amministrazione comunale.

Tuttavia, nemmeno questo risultato è servito a tranquillizzare i dipendenti che hanno cercato in ogni modo di evitare questo processo di privatizzazione del servizio. A poche ore dal voto finale del consiglio comunale, atteso per oggi lunedì 29 febbraio, i dipendenti hanno scritto una lettera ai consiglieri comunali. La riportiamo di seguito.

“I lavoratori dei Centri Diurni Disabili Magnolia e Mimosa desiderano esprimere ai membri del Consiglio, prima della votazione, la profonda amarezza che ha accompagnato il lavoro di questi mesi all’interno di un ambito così delicato ma anche ricco di relazioni ed esperienze.

Si tratta di un Servizio che nei suoi quarant’anni di storia ha visto nascere e crescere progetti diversificati per rispondere ai molteplici bisogni che riguardano la disabilità: dagli inserimenti dopo la scuola dell’obbligo, ai tirocini lavorativi, l’assistenza domiciliare, il Centro Socio Educativo, laboratori specifici aperti alla cittadinanza come quello informatico, le collaborazioni con le scuole e col Centro Anziani, le esperienze e rassegne teatrali sul territorio, nonché le attività sportive presso le strutture della città.

Solo pochi anni fa, a seguito dell’accreditamento, la struttura ha visto un’importante e onerosa ristrutturazione, per rispondere ai requisiti richiesti dalla normativa sui Centri Diurni Disabili.

Nonostante tutto questo, abbiamo assistito progressivamente a varie forme di disinvestimento da parte dell’Amministrazione, fino ad arrivare alla situazione attuale, come la rinuncia a percorsi di formazione, al soggiorno climatico presso la colonia di Bibbona-fondamentale per l’utenza e le famiglie-, la riduzione di risorse economiche da investire nelle varie attività con l’utenza…

Questa sera ci sentiamo profondamente tristi e preoccupati per la direzione che si sta profilando rispetto al futuro di questo Servizio. Nella definizione del nuovo assetto non solo non è stato aperto un confronto con noi lavoratori anche sulla base delle proposte di miglioramento del Servizio che avevamo elaborato, ma non siamo neanche stati messi al corrente dei passaggi fondamentali, appresi ogni volta dagli organi di stampa o dai comunicati del principale partito di maggioranza.

Nella commissione di lunedì 22 febbraio ci è spiaciuto anche sentirci definire lavoratori di “serie A” rispetto ai nostri colleghi del Privato sociale solo per il fatto di voler difendere le tutele ottenute in più anni di lotte sindacali, che questa città non può eludere per la sua stessa storia. Ricordiamo che le professioni sociali sono culturalmente poco riconosciute nel nostro Paese, mentre meriterebbero un maggior investimento per accompagnare gli operatori nel loro non facile lavoro di cura e di sostegno alla fragilità. Voi oggi potreste avallare di fatto un progressivo regresso delle tutele, innanzitutto verso i futuri colleghi, ma non è detto, anche nei nostri confronti!

Nonostante le rassicurazioni legate al mantenimento del nostro contratto comunale, le uniche garanzie che sono state dichiarate riguardano il primo periodo del passaggio al nuovo Gestore, ma sulla fase successiva rimane una grande incertezza.

Ringraziamo tutte le persone che in questo anno ci sono state vicine, che ci hanno sostenuto e accompagnato con passione e determinazione in una fase molto delicata e difficile.

Sesto San Giovanni, 29/2/2016

I lavoratori dei Centri Diurni Disabili Magnolia e Mimosa”.

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