Gio. 28 Mar. 2024
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Abb, Alstom, Ge: manifestazione e incontri coi sindacati

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Hanno sfilato, in corteo, per le vie di Sesto Marelli, bloccando anche il traffico: sono i lavoratori e i sindacati dei tre stabilimenti di Sesto San Giovanni che sono accomunati dalla volontà delle multinazionali di cui fanno parte di licenziare lavoratori. Per la prima volta ieri mattina sono scesi in strada insieme i lavoratori di General Electric, Alstom Transport e Abb, tre colossi internazionali che hanno deciso di delocalizzare alcune fasi del lavoro. “Non possiamo permetterlo. Sono oltre 500 i posti di lavoro a rischio, senza dimenticare l’indotto che generano queste aziende. Lo stato di agitazione in tutte e tre le imprese continua”, commenta Vittorio Sarti, segretario generale Uilm.

manifestazione sesto 3

Facciamo il punto della situazione. General Electric ha acquistato Alstom e, dopo solo due mesi, ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Sesto San Giovanni che impiega 336 lavoratori, spostando altrove la produzione. Alstom Transport, che conta circa 370 dipendenti, si trasformerà in “service” dismettendo la produzione. Abb ha annunciato che 7 dipendenti dello stabilimento di Sesto San Giovanni (che oggi impiega mille persone) saranno licenziati in modo unilaterale. Secondo i sindacati, dietro a questo numero, che può sembrare esiguo, si annunciano altri esuberi nelle prossime tre fasi.

Dopo la manifestazione di questa mattina c’è stato un nuovo incontro in Assolombarda nel pomeriggio per scongiurare i sette licenziamenti nello stabilimento Abb. “Abbiamo proposto all’azienda alcune delle alternative percorribili per evitare i licenziamenti, come l’utilizzo del part time o la ricollocazione interna al Gruppo. Attendiamo il prossimo incontro in programma giovedì 25 febbraio all’Arifl, l’Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro, per trovare finalmente una soluzione”, conclude Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano.

manifestazione sesto 2

Per quanto riguarda Alstom, domani ci sarà un’audizione in Commissione regionale e sarà presente il segretario della Fiom Lombardia Mirco Rota e anche il sindaco Chittò. “Non è accettabile per nessuna ragione industriale ed occupazionale – sostiene il segretario del sindacato dei metalmeccanici lombardi – la richiesta di Ge di licenziare 249 dipendenti ex Alstom come conseguenza dello spostamento delle produzioni di componenti per centrali elettriche in Polonia e Romania. Di fatto si tratterebbe della chiusura dello stabilimento sestese. Non solo il Governo nazionale ma anche la Regione Lombardia deve intervenire”.

 

 

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