Gio. 28 Mar. 2024
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Alstom Power “abbandonata a se stessa”. Il silenzio di GE, l’allarme della Cisl

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Si addensano nubi scure sul futuro dello stabilimento Alstom Power di Sesto San Giovanni. A rilanciare l’allarme è il segretario Fim-Cisl di Milano Giuseppe Mansolillo: “Lo scorso 2 febbraio avevamo un incontro con i vertici General Electric che avrebbero dovuto rispondere alla nostra richiesta di fare chiarezza su un piano industriale inaccettabile, e proporre un’alternativa per il mantenimento e il rilancio del sito. Purtroppo però l’azienda ha annullato l’incontro senza proporre altre date”. Il segretario Fim-Cisl lancia l’allarme sul futuro dello stabilimento di Sesto e lancia un appello al ministro Guidi, “che abbiamo coinvolto direttamente – racconta alla ‘Dire’ – e confidiamo che il Governo si impegni per far fronte a un contesto che sta assumendo contorni sempre più drammatici, perché a conti fatti tutto é fermo”.

Da mesi, affermano i sindacati, lo stabilimento osserva un costante calo della produzione. “Sembra come abbandonato a se stesso”, affermano. Questo in prospettiva potrebbe mettere a rischio l’esistenza stessa dello stabilimento, andando oltre i 236 licenziamenti già annunciati.

“Secondo l’attuale piano industriale la Alstom dovrebbe presentarsi al 1° gennaio del 2018 con sole 174 persone, nonostante lo scorso anno si sia creato anche un centro di formazione associato allo stabilimento che formasse personale sulle turbine attingendo anche dalle scuole professionali. A questo aggiungiamo che 93 persone non dipendenti da Alstom rischiano il posto. In sostanza – conclude Mansolillo – qui non riusciamo non solo a trovare soluzioni per l’immediato, ma siamo molto preoccupati per gli scenari futuri”.

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