[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Ha deciso di mettersi dall’altra parte della cornetta, un giorno alla settimana, per un’ora. Ad ascoltare le richieste dei cittadini. Un “filo diretto” tra i colognesi e il loro primo cittadino, per cercare di mantenere quel rapporto fiduciario con elettori e non solo. Il sindaco di Cologno Monzese, Angelo Rocchi, il 19 gennaio inaugurerà un nuovo canale di comunicazione privilegiata con i cittadini: “Il sindaco risponde”.
Per ora si tratta di un esperimento che dura una sola ora a settimana: fra le 11 e le 12 di ogni martedì Rocchi risponderà direttamente, senza alcun filtro, alle telefonate dei colognesi, al numero 02 25308377. “E’ costume mio e della mia amministrazione rapportarsi con i cittadini, per capirne necessità e problemi, e poter agire secondo le loro istanze. Per questo, ad esempio, di sovente vado con gli assessori al mercato, per stare a contatto con la gente. Ho deciso di lanciare l’esperimento delle telefonate alle quali risponderò personalmente, perché penso che questo potrà servirmi a conoscere meglio i colognesi. Il contatto al telefono, diretto e senza mediazioni, che nelle intenzioni dovrebbe diventare un’abitudine consolidata, spero possa assumere le modalità di una chiacchierata pur breve ma sincera, durante la quale i cittadini che rappresento mi indirizzino verso la risoluzione delle loro preoccupazioni. La politica secondo me va fatta così: fra la gente, con la gente e per la gente. Penso, con questa iniziativa, di dare voce a quella parte di cittadini che, poco abituata alle nuove tecnologie, preferisce ancora utilizzare il telefono come forma di comunicazione immediata e diretta”, ha spiegato Rocchi.
Che ha aggiunto: “Vorrei tenere, come detto, la durata media delle chiamate piuttosto breve, per ascoltare quanti più cittadini possibile, e mi piacerebbe anche che le chiamate riguardassero argomenti, criticità e problemi di carattere generale e, meno possibile, la segnalazione di questioni spicciole, come ad esempio la singola buca in strada o l’ordinario disservizio, che si avvalgono già di svariati canali istituzionali, primo fra tutti il sistema Urp”.
