Gio. 18 Apr. 2024
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Chittò e la proposta di Di Stefano: “Il baratto amministrativo si può fare”

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – E’ ancora una risposta politica a una proposta che è prima di tutto politica. Ma apre le porte a una convergenza inedita tra centrosinistra e centrodestra su un’iniziativa per la città di Sesto San Giovanni.

Lunedì il sindaco Monica Chittò ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta, indirizzata principalmente al consigliere comunale di Forza Itaslia Roberto Di Stefano, per dire che sì, sulla proposta del baratto amministrativo, si può ragionare. Ma anche che il Comune sta lavorando a questa e ad altre iniziative da molto tempo…

Il Baratto amministrativo altro non è che la possibilità di compensare le tasse locali non pagate con un impegno di tipo civico. Ossia lavori di manutenzione e pulizia della città. “Gli uffici comunali competenti hanno iniziato a lavorare per trovare il metodo più corretto per poter applicare questa legge nella nostra città: è infatti necessario definire con precisione chi ne potrà beneficiare e quali attività sono ammissibili”, ha detto il sindaco

Ecco la lettera aperta del sindaco Chittò:

“Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi dal vicepresidente Di Stefano la proposta di “Regolamento baratto amministrativo”. Ringraziamo Di Stefano per il suo contributo ad un tema, come quello dell’aiuto ai cittadini in difficoltà economiche, che sta molto a cuore a questa Amministrazione.

Fin da quando lo SbloccaItalia del Governo Renzi – nel quale è prevista la possibilità per i cittadini in difficoltà di pagare le imposte comunali arretrate tramite lavori socialmente utili – è diventato legge, il Consiglio comunale ha già modificato i regolamenti sui tributi locali per non perdere l’occasione di cogliere questa opportunità.

L’iniziativa, d’altronde, si sposa perfettamente con l’altro tema fondamentale della partecipazione e del coinvolgimento attivo dei cittadini nella cura del bene pubblico che a Sesto San Giovanni si traduce, tra gli altri, nei progetti di cura del verde Bene Comune, nell’impiego dei Lavoratori socialmente utili, nel lavoro volontario dei profughi ospitati nella nostra città e nel progetto Tutta mia questa città. Nel frattempo, gli uffici comunali competenti hanno iniziato a lavorare per trovare il metodo più corretto per poter applicare questa legge nella nostra città: è infatti necessario definire con precisione chi ne potrà beneficiare e quali attività sono ammissibili. Accogliamo dunque con favore il contributo del consigliere Di Stefano, che sottoporremo quanto prima all’analisi delle commissioni consiliari coinvolte insieme ai risultati finora raggiunti e ai nodi tuttora irrisolti.

L’obiettivo comune è quello di dare ai cittadini sestesi la possibilità di cogliere al più presto l’opportunità di usufruire del ”baratto amministrativo” seguendo correttamente l’indirizzo dello SbloccaItalia”.

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