Gio. 28 Mar. 2024
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La ‘ndrangheta cormanese si ispirava ai quiz di Gerry Scotti

[textmarker color=”E63631″]CORMANO[/textmarker] – “L’ho scoperto poco tempo fa. A ‘Chi vuol essere milionario'”. Diceva così al telefono il boss cormanese a un altro boss calabrese, per spiegare a cosa ispirava i suoi riti di iniziazione. Un fatto che risale al 2009 e che oggi torna a galla grazie a una intercettazione citata  nel libro “La Regola – Giorno per giorno la ‘ndrangheta in Lombardia”, scritto dal giornalista Giampiero Rossi che ha ricostruito i fatti della ‘ndragheta lombarda a partire dai fatti più curiosi dell’indagine condotta dalla Procura di Milano. In questo caso, Mandalari è a colloquio con un altro boss della mafia calabrese, Pietro Panetta, che secondo le indagini dei carabinieri gestiva la ‘ndrina di Cormano. Parlavano di rituali di affiliazione e dei nomi corretti da enunciare per richiamare gli avi e i santi. Ad un certo punto Mandalariafferma: “Agadino come dite voi, è esistito. C’è stato. L’ho scoperto poco tempo fa. A “Chi vuol essere milionario” (il programma di Gerry Scotti su Canale 5), hanno fatto la domanda. E ho scoperto che è esistito. Non sapevo”.  I due constatano che anche la citazione in alcuni rituali dei tre re magi sia ampiamente giustificata visto che secondo loro “erano della ‘ndrangheta Gaspare, Melchiorre e Baldassarre”. Così come anche una Santa detta l’Annunziata. Oltre a Lamarmora, Garibaldi e Mazzini.

Nella foto di archivio un summit delle ‘ndrine del Nordmilano

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