Dom. 28 Apr. 2024
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Maroni chiude le moschee: quale destino per quella di Sesto?

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – La moschea più grande della Lombardia sta prendendo vita a Sesto San Giovanni: dopo anni di progetti, sfratti e capannoni la comunità islamica ha finalmente ottenuto il permesso per costruire il luogo di culto sul territorio.

Non faranno dunque star tranquilli le dichiarazioni del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: “Chiudere le moschee per combattere il terrorismo. Lo ha fatto la Tunisia, paese che non può essere certo accusato di essere contro l’Islam, ed è una strada che dobbiamo considerare e anche seguire“. Immediata la reazione dell Coordinameno delle associazioni islamiche di Milano: “Nelle ultime settimane è arrivata una quindicina di ordinanze di chiusura per nostri centri di preghiera  di questi quattro solo a Milano. Di fatto il diritto di culto per i musulmani è negato in Lombardia“.

La Regione è dunque inamovibile da questa posizione ed ha anche attaccato l’operato di Matteo Renzi: al Premier è stato chiesto di non modificare nulla del provvedimento anti-moschee, che di recente è stata sottoposto a un vaglio di costituzionalità. Quale sarà dunque il destino della nuova moschea che deve nascere a Sesto San Giovanni?  Un edificio religioso da 2.400 metri quadrati di superficie, intervento da 4,6 milioni di euro. I lavori a breve partiranno ed ora questo terremoto sulla sicurezza rischia di aprire un fortissimo dibattito in particolare a Sesto San Giovanni. Un progetto già approvato resta li immobile ad osservare lo svilupparsi delle vicende, con il Comune di Sesto ora chiamato a rispondere a questo nuovo capitolo della storia.

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