[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – Alla mostra “Corti, ville, fattorie, negozi e artigiani nella Cusano del ‘900”, curata dall’associazione Amici del Milanino ed inaugurata lo scorso 30 maggio ha preso parte anche Giovanni Trapattoni, il cittadino più famoso della Città Giardino.
Nato e cresciuto a Milanino, il mister ha voluto ricordare proprio quella città rappresentata nelle fotografie: “Mi congratulo con gli organizzatori per la bellissima mostra e la conservazione del ricordo storico di un territorio nel quale sono cresciuto e che porto sempre con me – ha dichiarato il Trap a “Il Giorno” – Per molti anni sono stato all’estero ma, pur trascorrendo poco tempo qui, mi sono sempre interessato alla mia città. Per questo motivo vivo ancora qui e non mi sono mai trasferito a Roma, la città di mia moglie“.
“Ciò che mi torna in mente del periodo successivo alla guerra è in primo luogo la fame. Nascondevo il pane in casa per poterlo mangiare di nascosto e con gli amici andavamo a raccogliere le more nei rovi” ha ricordato Trapattoni che, in conclusione, non poteva non parlare del gioco del calcio: “Giocavamo cinque contro cinque all’oratorio. Il problema sorgeva quando il pallone superava la rete, cadendo nel Seveso. Dovevamo uscire e correre velocemente per un bel tratto prima di entrare nel fiume e recuperarlo. Alcuni ragazzi con i quali giocavamo trovarono un ordigno inesploso e cercarono di aprirlo. Nell’esplosione persero la vita, un episodio tremendo”
