[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI [/textmarker]- Questa sera alle ore 20,30 i lavoratori del Centro Diurno Disabili di Sesto San Giovanni saranno in aula consiliare per sottolineare il loro malessere per il progetto di “esternalizzazione” paventato per il Cdd, oggi di gestione diretta del Comune. Ci saranno anche i colleghi del Comune per testimoniare la loro solidarietà “E’ l’ennesimo attacco ad un bene pubblico, ad un servizio per i cittadini che viene ceduto ai privati perché per l’amministrazione comunale i disabili sono un costo non più sostenibile! – afferma l’Assemblea Permanente per il Governo Popolare del Territorio in un comunicato – Noi ci opponiamo a questa logica aberrante, la stessa che lascia per strada gli sfrattati e sancisce l’abbandono della piscina estiva impedendo a giovani, ragazzi e famiglie di godere di un minimo angolo di relax nei caldi mesi estivi.
Sul tema nei giorni scorsi era intervenuta anche Sestodemocratica, una corrente del Pd di Sesto che ha già dichiarato la sua contrarietà a ogni progetto di privatizzazione del servizio. Ecco cosa scrivono:
“Siamo convinti che la questione relativa all’esternalizzazione del CDD di Sesto meriti ancora una approfondita riflessione e che non si debba mettere fretta alla maturazione di una soluzione e che questa sia nel segno dell’attenzione e della buona amministrazione.
Attenzione per le esigenze degli utenti del servizio e attenzione per la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori che operano all’interno della struttura.
Buona amministrazione segnata dal confronto e dall’ascolto alla ricerca delle migliori soluzioni nell’interesse della città, che sappia coinvolgere tutti i soggetti interessati e che alle domande cerchi, come è compito della politica, risposte adeguate e condivise. Per questo non abbiamo dato voto favorevole nel corso della Direzione cittadina del Pd al documento presentato dalla segreteria che conferiva all’amministrazione un ampio mandato sulla base di una scelta che appariva già scontata.
Siamo sicuri che nel solco della tradizione della nostra città si possa aprire e proseguire un confronto serio e ragionato dove sul tavolo vengano posti tutti gli aspetti e le motivazioni delle scelte che vengono indicate e dove possano essere accolte e ascoltate tutte le idee e le proposte in merito ad un servizio e alla sua organizzazione che rappresenta una parte importante della visione strategica del governo del territorio”.