Gio. 02 Mag. 2024
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Call&Call: licenziamento a Cinisello mentre il gruppo acquista in Toscana

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – “A che gioco giochiamo?”. Se lo chiedono con ironia ma anche con tanta rabbia i lavoratori della Call&Call di Cinisello Balsamo, il calle center di via Cantù che dovrebbe chiudere a giugno lasciando a casa 186 lavoratori.

“Mentre sono in corso le trattative sindacali per risolvere la delicata situazione del sto di Cinisello Balsamo, veniamo a conoscenza che Call&CalI sta tentando di rilevare un call center a Guasticce, in provincia d Livorno. Si tratterebbe di People Care. La perdita economica lamentata dall’azienda sembra dissolversi nel momento stesso in cui un ghiotto affare si profila all’orizzonte: la prospettiva di accaparrarsi una commessa pubblica garantita dalla Regione Toscana e dal governatore Rossi”, dicono i portavoce delle Rsu.

“Quanto costa questa operazione? E i soldi dove li trovano? – si chiedono ancora i lavoratori di Cinisello -. Acquistare un call center in crisi, con 350 lavoratori a rischio licenziamento, garantisce anche molta visibilità mediatica, permettendo a Umberto Costamagna di indossare i panni del buon samaritano a cui tanto tiene e che la vicenda dei 186 licenziamenti di Cinisello sta fortemente adombrando. Qualcosa di simile era già successa qualche anno fa, sempre in Toscana: mentre la sede genovese di Call&Call veniva chiusa, la società Answer di Pistoia veniva rilevata con i suoi dipendenti”.

Non solo: “È di questi giorni la notizia che alcuni lavoratori del servizio Agos Ducato sono stati contattati da una società di lavoro interinale, la Openjobmetis. L’offerta? Un contratto trimestrale con decorrenza 10 giugno, rinnovabile se il cliente sarà soddisfatto. Che fortuita coincidenza! Proprio dal 10 giugno la commessa Agos Ducato dovrebbe cessare, e 81 dei 186 di Cinisello dovranno prendere lo stipendio senza aver nessuna mansione da svolgere”.

Le Rsu hanno chiesto delucidazioni ai vertici aziendali per fugare ogni dubbio ma a oggi non hanno ancora ricevuto nessuna risposta. I lavoratorii della Call&Call, che in settimana hanno scioperato, hanno anche lanciato l’hashtag #186acasanograzie: “Ribadiamo con fierezza la volontà di lottare per salvaguardare il nostro posto di lavoro”.

 

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