[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – I primi migranti sono arrivati a Sesto San Giovanni nella giornata di lunedì e si sono subito scatenate le polemiche in merito alla loro accoglienza nei locali dell’ex sede sindacale di Sesto Marelli. Questa volta le proteste non riguardano la scelta apolitica di accoglierli, piuttosto il fatto che la sede individuata come centro di accoglienza temporaneo non è pronta e, a dire del consigliere comunale Antonio Lamiranda è “inidonea”.
“Eh già non si poteva aspettare oltre – afferma ironicamente il consigliere del Pdl in una nota ufficiale – la data fissata dal Prefetto di Milano per trasferire i primi trenta profughi a Sesto non ammetteva deroghe. E dunque in barba a tutte le leggi edilizie ieri, riferisce un articolo apparso sul quotidiano Il Giorno di oggi, i profughi sono strati trasferiti nei locali, dove fino a pochi mesi fa aveva sede l’ex triplice sindacale, seppure inidonei ed a cantiere edile aperto”
secondo le indicazioni fornite dal quotidiano, nella sede di viale Marelli, sarebbero presenti ancora gli operai e mancherebbero i bagni, la cucina, parte degli arredi, le tende.
“Insomma un ambiente indecoroso ed inidoneo – attacca Lamiranda che annuncia un esposto all’Al – , stando alle parole del sindaco Chittò che pochi mesi fa aveva così bollato altra struttura nel centro di Sesto gestita da una cooperativa non gradita dall’Amministrazione a differenza di quella che oggi gestisce la struttura in viale Marelli. E’ necessario garantire l’idoneità dei locali. Per questo motivo presenterò un esposto alla ASL competente ed alla Procura e chiederò agli altri consiglieri comunali di accedere alla struttura e visionare gli spazi messi a disposizione dei profughi”.