Gio. 28 Set. 2023
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Il No di Sesto San Giovanni alla tangenzialina di Milano su via Fiume-Edison

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Lo aveva annunciato un mese fa l’assessore Edoardo Marini. Ora il Comune di Sesto San Giovanni è passato ai fatti ed ha depositato le osservazioni al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Milano da parte delle amministrazioni comunali di Sesto San Giovanni, Bresso, Cinisello, Cormano e Monza. Tra queste emerge la richiesta di rivedere il doppio senso in via Porto Corsini, che notevoli ricadute ha su via Fiume a Sesto. La tristemente nota tangenzialina di Milano, di cui abbiamo parlato in diversi articoli. Leggi anche questo.

 “Tale ipotesi – si legge nel documento – oltre ad avere un insormontabile ostacolo nella capacità di smaltimento dell’incrocio fra via Fiume, viale Edison e viale Monza, avrebbe ripercussioni su tutto il settore sud-est di Sesto San Giovanni e, in particolare, su viale Edison che rischia di diventare un accesso privilegiato al sistema autostradale”.

“Quanto al doppio senso di marcia su via Porto Corsini – prosegue l’osservazione al PUMS – si ritiene che sia anch’esso da rigettare e, comunque, deve essere accompagnato dalla non più rimandabile razionalizzazione dell’intersezione via Fiume, viale Edison e viale Monza, comunque necessaria, e dai correlati indispensabili interventi di razionalizzazione e messa in sicurezza dei flussi complementari”.

Le osservazioni, che ora saranno analizzate dai tecnici del Comune di Milano, accolgono dunque in pieno le preoccupazioni espresse dai comitati di via Porto Corsini di Milano e via Fiume di sesto, che lamentano un deciso aumento del traffico dal giorno dell’apertura al doppio senso di marcia della via milanese.

 “E’ del tutto evidente – ha commentato l’Assessore alla mobilità di Sesto Edoardo Marini – che l’incrocio tra le vie Fiume, Monza e Edison è ormai al limite della sua capienza e che l’aumento di traffico su via Fiume è tecnicamente insostenibile già da ora, figurarsi se si dovesse effettivamente realizzare la strada di collegamento diretto con viale Sarca. Chiediamo al Comune di Milano di ripensare il progetto, tanto più che i collegamenti est-ovest sono possibili sia più a sud che più a nord”.

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