[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Orfani della Romania schiavi a Milano. E’ un’altra bruttissima pagina della storia di Cinisello Balsamo: schiavisti metropolitani che tenevano prigionieri bambini in un appartamento della periferia cittadine per costringerli a elemosinare e rubare.
La banda di romeni e i presunti ricettatori italiani – in tutto sono 15 le persone coinvolte l’anno scorso nell’inchiesta della polizia locale di Milano coordinata dal pm Enrico Pavone – sono comparsi oggi per l’udienza preliminare davanti al gup Donatella Banci Buonamici. Sette ricettatori della merce rubata hanno patteggiato pene da un anno e 2 mesi di reclusione fino a 2 anni e 4 mesi. Altre 5 persone sono state rinviate a giudizio dal gup, che ha accolto la richiesta del pm.
Li reclutavano in un orfanotrofio in Romania e, dopo averli portati in Italia, li costringevano a rubare generi alimentari e capi d’abbigliamento nei supermercati a Milano. Una volta a Milano le vittime venivano chiuse in un appartamento nell’hinterland, a Cinisello Balsamo, e costrette a rubare merce di vario tipo, come vino, calze e affettati, prendendo di mira in particolare supermercati Esselunga. Secondo quanto ricostruito la merce rubata ha un valore totale di circa 157 mila euro, veniva poi rivenduta. Tre persone sono ancora irreperibili. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere e altri reati.
