[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – La caldaia che con i suoi capricci ha tenuto al freddo centinaia di allievi della scuola più grande di Bresso, la Patellani, ora rischia di surriscaldare il dibattito politico a Bresso. Il Movimento 5 Stelle, per bocca del consigliere regionale Stefano Buffagni, nei giorni scorsi ha lanciato un atto d’accusa nei confronti dell’amministrazione comunale presente e di quella passata, per gli enormi costi legati a questa caldaia, a quanto pare sostituita due volte in soli 4 anni.
A quanto è stato pubblicato dal quotidiano Il Giorno, la prima caldaia venne sostituita nel 2013 in seguito ai guasti verificati nel 2012. Irreparabile si era detto. Allora, venne esegeta una procedura di urgenza e con due soli preventivi si scelse l’acquisto della caldaia nuova per un costo di quasi 70.000 euro.
Nel gennaio del 2015 il problema è tornato a porsi. La caldaia istallata nel 2013 si è rotta e a quanto pare è stata giudicata irreparabile. Il Comune si è mosso in urgenza ma questa volta ha chiesto sei diversi preventivi. Costo della nuova caldaia è di poco superiore ai 20mila euro. Il sindaco Ugo Vecchiarelli si è giustificato affermando che la nuova caldaia è tradizionale mentre la precedente era a condensazione.
Poco importa dinanzi a una caldaia da buttare via dopo soli 2 anni.
“La relazione dei tecnici intervenuti a gennaio dice chiaramente che la caldaia si è rotta perché non era stato installato un impianto di addolcimento – afferma Stefano Buffagni -. Vogliamo sapere se la caldaia è stata mal installata e perché si è speso così tanto”.
Il sindaco Ugo vecchierelli ha comunicato che una verifica sul guasto sarà avviata quanto prima. La vecchia caldaia non è stata disinstallata per consentire una perizia che evidenzi eventuali responsabilità.
