[textmarker color=”E63631″]MILANO[/textmarker] – Contenere i costi e bloccare le assunzioni. Questo l’intento della delibera di Palazzo Marino per le società partecipate della Città Metropolitana. Peccato che per la Grande Milano che ospiterà Expo tra pochi mesi, nuovo personale è più che necessario.
In particolare i timori più grandi sono stati per le aziende di trasporti, Atm e Metropolitana Milanese. La prima aveva un’esigenza di almeno 50 macchinisti per i nuovi treni in vista dell’Esposizione Universale, discorso analogo per Mm, che oltre a dover gestire i lavori di prolungamento delle line metropolitana, doveva dare il suo contributo nella gestione delle case popolari Aler, dopo la rottura della convenzione con Palazzo Marino.
Un’emergenza parzialmente arginata, grazie alla modifica dell’assessore milanese Bisconti sulla delibera. Ma la lista delle società partecipate è lunga e, in un modo o nell’altro, tutte avranno un ruolo in Expo, come Milano Sport, Milano Ristorazione o Sogemi, che gestisce i mercati agroalimentari. Per queste società resta ancora un enorme punto interrogativo, considerato che devo no attenersi al principio dei costi del personale a business invariato.
Ad Expo mancano 84 giorni, poco tempo per studiare una delibera, pochissimo per assumere e formare personale.