[textmarker color=”E63631″]LOMBARDIA[/textmarker]- “Il Governo italiano deve sospendere il trattato di Schengen per i sei mesi di Expo”. E’ il governatore lombardo, Roberto Maroni, a lanciare l’idea, per rafforzare la sicurezza a Milano e in tutta la regione in vista del maxi evento.
“L’accordo va rivisto e, più in generale credo vada sospeso – prosegue il presidente lombardo -, non abbiamo più il controllo delle nostre frontiere, cosa che in un momento così delicato non è accettabile. Dobbiamo sapere chi entra in Italia anche dai paesi dell’Unione europea, oltre a bloccare i flussi di immigrati irregolari”.
Dopo i fatti di Parigi e la diffusione della black list Usa dei sospetti terroristi, l’allarme è infatti alto. Buona parte dei presunti fondamentalisti tenuti d’occhio dall’intelligence statunitense risiede o ha risieduto nel milanese, con una predilezione proprio per il Nordmilano, in particolare Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo.
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I timori del governatore non sono quindi infondati, anche se è lo stesso Maroni a precisare che “non bisogna diffondere il panico, avere paura vuol dire fare il gioco dei fondamentalisti. Sono chiaramente preoccupato perché un evento grande, importante e con un rilievo a livello mediatico così grande può attrarre atti violenti”.
Per stringere le maglie della sicurezza Roberto Maroni avanza due idee: da una parte una Procura speciale, unicamente dedicata all’anti terrorismo, dall’altra, una richiesta verso Bruxelles: “penso che l’Europa e i Governi europei debbano impegnarsi di più per prevenire questi atti criminali, quindi investire di più sull’intelligence”.