Ven. 19 Apr. 2024
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La moschea cinisellese scatena la battaglia politica a Cinisello

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – le polemiche si trascinavano da tempo tra la Lega Nord e l’amministrazione comunale, giudicata troppo accondiscendente con la comunità islamica che violava le norme urbanistiche per creare le sue moschee.

oggi, dopo la notizia dell’inserimento di una delle due “moschee” di Cinisello nella black list dell’antiterrorismo, si scatena la battaglia. La Lega Nord, con un comunicato stampa firmato dal consigliere comunale Giacomo Ghilardi e dal consigliere regionale Jari Colla, chiede lo smantellamento del centro di preghiera di via Frisia e arriva a chiedere le dimissioni del sindaco Siria Trezzi.

Ecco il testo completo del comunicato: “Anche la moschea di via Frisia a Cinisello Balsamo (MI) è inserita nella black-list redatta dall’antiterrorismo e consegnata al Ministero dell’Interno italiano. Sulla vicenda sono intervenuti il vicecapogruppo della Lega Nord al Pirellone, Jari Colla e il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale, Giacomo Ghilardi. “Una notizia che senza dubbio non ci sorprende, visto e considerato che da 4 anni la Lega Nord si batte per la chiusura delle moschee abusive sul nostro territorio. Una battaglia condotta al fianco dei cittadini ma nel totale e colpevole silenzio di tutte le altre forze politiche presenti a Cinisello. Fin da subito abbiamo lanciato l’allarme e chiesto alle istituzioni di intervenire ma, nonostante l’appoggio popolare, nessuno ha mosso un dito per ripristinare la legalità. Oggi, dopo 4 anni, abbiamo la certezza che la ragione era dalla nostra parte.” “Questa inspiegabile inerzia è un gesto irresponsabile che ha finito per esporre al pericolo islamista la comunità cinisellese.  Ora, come ultimo atto, dal Sindaco e dalla sua Giunta di sinistra pretendiamo lo sgombero dell’area e l’immediato ripristino della legalità e ci chiediamo se non sia il caso di rassegnare le dimissioni per non aver saputo gestire la situazione e aver sottovalutato il problema.” 

La Lega Nord punta il dito su un presunto coinvolgimento di alcuni attivisti della comunità islamica locale nelle vicende legate alla Jihad e alle inchieste che l’antiterrorismo italiano sta conducendo in diversi ambiti. L’amministrazione comunale guarda con più attenzione alle presunte irregolarità urbanistiche commesse da chi ha trasformato un capannone industriale in una moschea.

Non si tira indietro il Comune di Cinisello. Il sindaco Siria Trezzi non aveva mai sopportato lo spirito “anarchico” del gruppo musulmano che per la seconda volta in pochi anni aveva organizzato una luogo di preghiera senza le necessarie autorizzazioni. ora passa all’attacco. Ecco le dichiarazioni dell’amministrazione comunale:

L’edificio di via Frisia è nella lista delle sedi “attenzionate” dalle forze dell’Ordine e ritenute a rischio dal Ministero dell’Interno. L’Amministrazione comunale, che ha appreso la notizia in questi giorni dai quotidiani, intende fare alcune precisazioni in merito.

Si tratta di un capannone ad uso industriale, non di una moschea come alcuni giornali hanno riportato, che è occupata dell’Associazione “Comunità islamica di Cinisello Balsamo”. L’Amministrazione comunale in più occasioni ha richiesto lo statuto dell’organizzazione con il programma di attività sul territorio. Nulla ad oggi è mai stato presentato, né è mai stato regolarizzato il suo insediamento nell’immobile.   

A seguito di controlli e dopo aver segnalato alla Procura il reato di cambio d’uso con opere commesso sia dalla proprietà dello stabile che dai conduttori, nel luglio del 2014 l’Amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi  per la non conformità dell’uso. 

Nel frattempo, l’Associazione ha proposto ricorso al Tar della Lombardia di annullamento con richiesta di sospensiva dell’ordinanza; richiesta che, però, non è stata accolta. La comunicazione è arrivata la scorsa settimana.

Ora che l’ordinanza è esecutiva, l’Amministrazione procederà con l’iter previsto dalla legge che vedrà ulteriori controlli e provvedimento di ripristino dello stato di fatto. 

“La segnalazione ministeriale riferita al Centro culturale islamico non mi è mai stata formalizzata, fino ad ora non è giunta comunicazione ufficiale in merito. Come ho già avuto modo di riferire, da tempo l’Amministrazione comunale ha interrotto i rapporti con l’Associazione, che quindi non risulta essere tra gli interlocutori e i riferimenti per le persone di fede islamica di questa Amministrazione. Esistono, infatti, altre realtà nella nostra città che hanno con noi un dialogo aperto e partecipano alle attività presenti nei quartieri”. Ha dichiarato il sindaco Siria Trezzi.

 E conclude: “Tutti i passi previsti dalla legge sono stati compiuti, ora che l’ordinanza è confermata procederemo ulteriormente”.

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