[textmarker color=”E63631″]CORMANO[/textmarker] – “E’ inconcepibile e inaccettabile che delle figure istituzionali ne offendano altre: il rispetto deve essere un valore imprescindibile”. Mauro Cassani spiega così la sua scelta di farsi promotore della raccolta firme per chiedere le dimissioni del vicesindaco Fabrizio Vangelista e delle due funzionarie comunali resesi colpevoli di improperi e insulti indirizzati verso il consigliere Luigi Magistro durante una seduta del consiglio di Cormano a settembre.
“L’educazione e il rispetto deve esserci al di là di ogni posizione politica”, ribadisce Cassani a Nordmilano24 che come cittadino cormanese ha sempre partecipato attivamente alla vita politica del comune, ricoprendo il ruolo di portavoce della Lista Civica, nello scorso quinquennio a supporto di Roberto Cornelli e, nell’ultima tornata elettorale a favore dell’attuale sindaco Tatiana Cocca. “Il mio impegno è di natura più civica che politica – spiega -, con la lista civica abbiamo affiancato l’amministrazione nell’ultima giunta Cornelli e ci è sembrato naturale affiancare la Cocca per le scorse elezioni”. Dopo la vittoria delle amministrative però, Cassani ha preso le distanze dalla Lista Civica, “non c’è stato confronto sulla scelta della giunta con le altre forze politiche di coalizione. Un comportamento molto “politico” e poco “civico””, spiega l’ex portavoce che ora è impegnato in prima linea nel chiedere le dimissioni di Vangelista e delle due dirigenti D’Agostino e Zanzotto.
“Circa Vangelista, che è persona di grande intelligenza, chiedo un atto di coerenza. A inizio anno fu lui a chiedere, giustamente, le dimissioni del parlamentare cormanese Massimo De Rosa, che aveva insultato due parlamentari del Pd – ricorda Cassani -. Ora dovrebbe valere per lui la stessa cosa. E’ ancora peggiore il comportamento delle due dirigenti che sono due funzionarie pubbliche e dovrebbero essere super partes”.
Intanto, dallo scorso sabato, Cassani e alcuni esponenti della Lista Civica Cormano ai Cormanesi hanno avviato la raccolta. “Abbiamo fatto un primo banchetto al mercato di Ospitaletto anche se, sinceramente – conclude – dubito che anche se raccogliessimo 200 o 300 firme qualcosa cambierebbe. Quello che però è importante è dare un segnale di come la cittadinanza non gradisca il degenero del dibattito politico”.