[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – La sentenza con la quale la Cassazione ha annullato la pena di 18 anni per Stephan Schmidheiny, padrone e Amministratore Delegato della fabbrica Eternit sta scatenando un grande dissenso a Sesto. Alla rabbia del Comitato Amianto di Sesto si è unita quella del primo cittadino, che ha definito il verdetto “inaccettabile”.
Il tema tocca nel vivo una città come Sesto, con alle spalle un passato recente fortemente industrializzato e ora impegnata nel difficile risanamento di molte ex aree industriali.
Come il sindaco, anche altre forze politiche esprimono, oltre al disappunto, vicinanza alle famiglie.
E proprio alle famiglie delle vittime va il pensiero del capogruppo nel parlamentino sestese di Sel, Moreno Nossa. “Con questa sentenza sfuma la possibilità per i familiari delle vittime e per le comunità locali di ottenere risarcimento aggiungendo al danno la beffa – precisa il consigliere -: sono stati condannati a pagare le spese processuali Inps e Inail, che avevano presentato ricorso per non essere state ammesse come parte civile e il parente di una vittima che era stato escluso dall’indennizzo. Sesto San Giovanni, città pesantemente colpita dagli effetti della fibra killer sta aspettando giustizia”.
