[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – Anche Cusano si accoda all’elenco dei comuni che combattono le ludopatie e i fenomeni di gioco d’azzardo compulsivo. Con un’ordinanza il sindaco Lorenzo Gaiani ha vincolato gli esercizi autorizzati ai sensi degli articoli 86 e 88 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in cui sono collocati apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro a far funzionare tali strumenti soltanto nella fascia oraria compresa tra le ore 10 e le ore 22 di ogni giorno di attività.
In pratica, gli apparecchi da gioco d’azzardo lecito collocati in bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, ricevitorie lotto, esercizi commerciali in genere, agenzie di scommesse e locali simili dovranno rimanere spenti al di fuori di queste fasce orarie per non rischiare una sanzione.
Polizia Locale, ai Carabinieri ed alla Polizia di Stato potranno effettuare i controlli per il rispetto di quanto previsto dall’ordinanza, la cui violazione comporta l’applicazione della sanzione amministrativa compresa tra i 75 e 450 euro.
L’ordinanza del sindaco arriva in attuazione degli indirizzi formulati dal Consiglio comunale lo scorso 30 settembre con l’approvazione, a larga maggioranza, di un provvedimento che impegnava il sindaco ad assumere specifico atto finalizzato alla limitazione della fascia oraria di utilizzo degli apparecchi da gioco d’azzardo lecito.
L’ordinanza sindacale si pone l’obiettivo di contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco d’azzardo compulsivo, che produce conseguenze negative dal punto di vista familiare e sociale, rappresentando una vera e propria dipendenza a cui l’Amministrazione comunale è chiamata a rispondere.
Dai dati forniti dall’Azienda Sanitaria Locale di Milano è emerso che, nel quadriennio 2010-2013, il numero degli utenti seguiti dal Servizio per le tossicodipendenze per patologie riconducibili al gioco d’azzardo compulsivo è aumentato del 487,5% (dato che non rappresenta l’intera portata del fenomeno, in quanto si riferisce unicamente ai soggetti che, riconosciuta l’esistenza di problematiche legate alla propria patologia, hanno preso la decisione di rivolgersi alle competenti strutture sanitarie, per affrontare un percorso di cura).