[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE [/textmarker] – Un'”anomalia” tutta colognese è stata subito evidenziata dal nuovo sistema di telefonate automatiche predisposto dal Comune in caso di emergenza. Mercoledì scorso, quando il primo messaggio di allerta è stato divulgato per il pericolo di un’esondazione, nell’orario intorno alle 8 di sera, in cui tutti avrebbero dovuto essere a casa, al telefono non rispondeva quasi nessuno.
“Solo quando sono arrivata di persona in città, ho capito il perché – spiega Paola Balestri, marketing manager di Alert System -: erano tutti a vedere la situazione al ponte sul Lambro”.
A quell’ora, però, oltre la metà delle persone erano già state avvisate da un pezzo. Il primo messaggio, infatti, era stato lanciato alle 17,28 e aveva raggiunto il 51% delle famiglie. Il sistema ha poi continuato a chiamare in automatico i numeri che non avevano risposto, per altri 7 tentativi e un totale di oltre 18mila chiamate. Alla fine, intorno alle 20,10, erano stati raggiunti e avvisati 6029 nuclei familiari, pari all’87% del totale.
Nell’allerta lanciata sabato già dalla prima telefonata era stato raggiunto il 76,55% delle persone e nel giro di un’ora è stata fatto anche il secondo tentativo per chi non aveva risposto, avvisando in totale 5487 nuclei familiari.
Messo alla prova subito con una situazione di vera emergenza, il nuovo sistema di allerta si è rivelato, secondo polizia locale e protezione civile, efficace e molto utile. In una situazione di difficoltà, ha permesso di far arrivare una comunicazione a quasi la totalità delle persone, laddove altrimenti sarebbe stato necessario l’impiego di uomini col megafono quartiere per quartiere.
Il sistema è in grado di effettuare 200mila telefonate in un minuto. E fornisce un dettagliato report delle risposte e delle non risposte, per avere sempre sotto controllo la situazione. Il messaggio può essere scritto e registrato con il sintetizzatore vocale, oppure con la voce di chi legge. Ad avere accesso al sistema sono solo due persone: il sindaco e il comandante della polizia locale di Cologno.
In queste prime due prove, mercoledì e sabato, non c’è stato tempo di farlo, ma il programma permette di eseguire telefonate mirate, anche solo a un elenco preciso di persone: ad esempio quelle che vivono nelle vie a rischio esondazione, in modo da avvisare solo loro; oppure a tutti i genitori con figli in età scolare, per comunicare magari che l’indomani le scuole rimangono chiuse. Le potenzialità sono molto vaste, tanto che il sindaco sta già pensando di sfruttare il sistema di telefonate, che sono gratuite per i cittadini, anche per gli avvisi relativi alla viabilità, ai lavori in corso e alle scadenze delle tasse.
Il contratto con Alert System, che fornisce il servizio per un numero di allerte illimitato e 24 ore su 24, ha un costo per il Comune di 800 euro di attivazione e 6mila euro all’anno. Il contratto è stato fatto per tre anni. Oltre 500 comuni in Italia usano questo programma, ma nella provincia di Milano, Cologno è il primo.
Il sistema non sostituisce i metodi classici di allerta porta a porta e sul territorio, ma affianca il lavoro di forze dell’ordine e protezione civile, alleggerendo il loro compito comunicativo.
E’ possibile scaricare anche l’App di Alert System, per avere sempre gli avvisi a portata di clic. Mentre sul sito del Comune sarà disponibile a breve un format nel quale i cittadini possono inserire anche un numero di cellulare, in modo da essere raggiunti con più velocità dal Comune. Anche se si trovano a monitorare la situazione a San Maurizio, in quella processione mossa da preoccupazione e curiosità così peculiare per Cologno.
Per informazioni in merito al servizio: Ufficio Relazioni con il Pubblico 800 073 504
(nella foto in alto, il comandante della Polizia Locale Silvano Moioli durante la gestione dell’emergenza Lambro)
