[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – Un consiglio comunale conclusosi a notte fonda con il grande disappunto delle forze di opposizione. Che l’appuntamento nel parlamentino cusanese fosse battaglia aperta, era stato ampiamente annunciato. Il grosso della discussione si è concentrata sul tema della sicurezza, materia nella quale il Comune ha di recente siglato un accordo con le vicine Bresso e Cormano per operazioni congiunte della Polizia Locale, per la quale si è ottenuto anche un finanziamento regionale. Il disappunto delle minoranze, Lega Nord e M5S in prima linea, non nasce dall’accordo in sé, “su comuni di piccola dimensione come il nostro, assolutamente condivisibile”, come precisa il capogruppo pentastellato Marco Fais, quanto più sulle scelte, cambiate in corso d’opera, in tema di sicurezza. “Abbiamo assistito a una vera e propria farsa – tuona il capogruppo del Carroccio Ivan Cordini -, eviterei di tornare sulla questione delle telecamere, adottata tra l’altro, dagli altri comuni del Nordmilano -, preferisco parlare della proposta della convezione con Bresso e Cormano, che viene riproposta, come nel 2006, senza un progetto: la maggioranza ha votato un contenitore vuoto, che solo successivamente si proverà a riempire di idee”.
La convenzione è stata dunque ratificata, con l’astensione del Movimento e il voto contrario della Lega Nord.
“Ci hanno chiesto di votare una convenzione in bianco – ribadisce il Cinque Stelle Marco Fais -, ma è come chiedere di acquistare una bella confezione senza sapere cosa c’è dentro”.
Cordini, scava nella memoria della sua esperienza di consigliere e torna all’episodio di otto anni fa, quando vi fu il primo accordo sulla Pl dei tre comuni. “Nel 2006 la convenzione generò tutta una serie di problemi, con un terzo turno con scarsa presenza di pattuglie nel territorio, sulla ripartizione dei costi, sul portare armi e fare contravvenzioni sugli altri territori comunali, giusto per elencarne qualcuno – prosegue Cordini -, oggi si ripropone un’idea vecchia che non ha portato benefici. Oltretutto il sindaco dovrebbe coordinarsi con la sua maggioranza, visto che a luglio era favorevole ai sistemi di videosorveglianza, in settembre l’idea sembrava non essere più tanto quotata e in ottobre ci presenta un foglio bianco in consiglio”.
Concorde anche Fasi, che conclude. “La Lega ha ragione: all’inizio si parlava di telecamere, poi si pensava a dotazioni per le pattuglie, come autovelox mobili e ora un progetto vuoto”.