Ven. 19 Apr. 2024
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Studenti in corteo da Sesto a Milano contro il Piano Scuola

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Da Sesto a Milano. I ragazzi dell’Unione Studentesca sestese si sono ritrovati questa mattina alle 8,30 in piazza Rondò per poi dirigersi in corteo a Milano, per protestare contro il Piano Scuola presentato dal Governo Renzi. Ecco il comunicato dell’Unione degli Studenti.

“All’interno del Piano Scuola presentato dal governo il 15 settembre c’è un grande assente: il DIRITTO ALLO STUDIO. Il governo Renzi, infatti non ritiene importante garantire una scuola accessibile per tutte e tutti, di fronte a un tasso di dispersione scolastica del 17% e di fronte a una gravissima crisi economica che colpisce le famiglie e gli studenti.

Il governo Renzi ritiene invece più importante aprire all’ingresso dei privati nelle scuole, come si voleva già fare con la legge Aprea, bloccata anche dalle mobilitazioni studentesche nel 2012.

Il governo ritiene giusto che gli studenti debbano lavorare gratis: con la possibilità di svolgere il 35% delle ore scolastiche con l’apprendistato che gli studenti possono seguire in alternativa alle lezioni a scuola, le aziende possono senza problemi sfruttare gli studenti e le studentesse come manodopera gratuita per lavori anche dequalificati e per nulla formativi.

Il governo Renzi ci ha preso in giro, facendosi propaganda sulle spalle degli studenti e delle studentesse, a partire anche dal finanziamento dell’edilizia scolastica.

Il governo Renzi ha usato la scuola per farsi propaganda, quando all’inizio di quest’anno sono stati inscenati dei teatrini in diverse scuole d’Italia, con i ministri a fare la sfilata nelle scuole che in realtà cadono a pezzi.

Il governo Renzi (nella persona della ministra Giannini) ha disertato gli incontri con gli studenti d’Italia, e adesso parla di partecipazione alla stesura del piano Scuola, quando in realtà tutto è già stato deciso, attraverso una consultazione on-line che non lascia spazio a idee diverse rispetto a quelle del governo e che non tiene minimamente conto delle rivendicazioni studentesche degli ultimi anni.

Non possiamo farci prendere in giro, assistendo inermi a questo teatrino mediatico.

Il 10 ottobre scendiamo in piazza per prendere parola.

Il 10 ottobre scendiamo in piazza per rivendicare una scuola pubblica, gratuita, laica e solidale.

Il 10 ottobre scendiamo in piazza perché studiare è un diritto di tutti e tutte, e le condizioni economiche degli studenti non devono essere un ostacolo alla formazione”.

corteo

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