[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Dopo la pioggia di polemiche politiche e di attacchi da parte dei cittadini, il Comune tenta una difesa rispetto al tema dell’aumento delle tasse locali deciso nella notte tra martedì e mercoledì. Ecco il comunicato ufficiale con il quale il sindaco Siria Trezzi dice la sua sul provvedimento:
“Il Consiglio comunale vota sì all’aumento dell’IRPEF. Nella seduta di ieri è stato deliberato l’aumento di un punto dell’addizionale IRPEF che passa dal 7 all’8 per mille. Ciò garantirà un’entrata corrente supplementare di 910 mila euro per fare fronte, in parte, ai mancati trasferimenti statali pari a 4,9 milioni di euro. Da questo aumento saranno esentati 20.279 cittadini, ovvero tutti coloro che hanno un reddito inferiore a 15 mila euro, pari al 38,63% della popolazione cinisellese. “Ribadisco nuovamente che siamo stati costretti a prendere questa decisione a fronte di una trattenuta dello Stato pari al gettito TASI, stimata sull’aliquota base dell’1mille, nonostante la scelta da parte nostra di non applicarla per far risparmiare i cittadini, oltre ad una maggior trattenuta IMU” – spiega il sindaco Siria Trezzi. “Siamo attaccati per non aver applicato una tassa che ha un valore di 6 milioni di euro, scelta peraltro ampiamente condivisa con la maggioranza che ci sostiene – ha aggiunto il Sindaco – tassa che avrebbe colpito indistintamente tutti cittadini, indipendentemente dal reddito”. “In questa situazione di crisi economica e di revisione dei conti dello Stato, occorre dimostrare senso di responsabilità e fare la nostra parte” – continua il vicesindaco e assessore al bilancio Luca Ghezzi -. “Il taglio di spesa a cui siamo stati costretti per il mancato trasferimento non era affatto prevedibile quando abbiamo approvato il Bilancio comunale e ha un peso enorme per il nostro comune che aveva scelto di non gravare sulle tasche dei cittadini”.
“E’ una scelta che dobbiamo considerare emergenziale, – conclude Ghezzi -, ciò nonostante marginale rispetto a quella che poteva essere un’applicazione integrale della Tassa sui Servizi Indivisibili”.
All’aumento dell’IPERF si aggiunge un lavoro di revisione dei piani e programmi con una conseguente riduzione degli stanziamenti di spesa, senza che venga compromessa la qualità dei servizi ai cittadini.