[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – “Un contributo al di sopra di ogni previsione, pari al 38,2 per cento del gettito Imu 2014 che, per un comune come Cinisello vuol dire 3,391 milioni di euro”. Luca Ghezzi, vicesindaco e assessore al bilancio passa in rassegna i vari articoli del Decreto Legge 16 in cerca di una possibile via d’uscita che però non pare esserci: il Governo ha fissato in questa percentuale il fondo di solidarietà comunale e Cinisello dovrà versare quasi 3,4 milioni di euro entro settembre. “Si parlava di un contributo da tempo ma non pensavamo a questi livelli – prosegue Ghezzi -, è una cifra che ci mette in difficoltà, anche perché lo stesso decreto non prevede alcun ritorno per i comuni che non hanno applicato la Tasi, azzerando l’aliquota”.
Oltre il danno la beffa, quindi. Cinisello, a inizio estate si era distinto tra i comuni del Nordmilano per non aver richiesto nulla alla cittadinanza in materia di Tasi, dando mostra di una prova di forza non indifferente che però, a livello di contributi statali, a nulla è servita. “Dovremo anche fare i conti con il Dl 66 che in ottica di spending review prevede tagli anche sui beni e servizi, per noi vuol dire circa 600mila euro”.
Ma per Ghezzi non è il momento per perdersi d’animo. “E’ una bella gatta da pelare – ammette il vicesindaco -. Abbiamo scelto di non aumentare le tasse, di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini e manterremo questa linea. Ora dobbiamo valutare come fare per reperire queste risorse, lavorando sul bilancio e non tagliando, nel limite del possibile, i servizi”.
