Sab. 20 Apr. 2024
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Casignolo, rione dimenticato: i mille disagi quotidiani

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – “Le promesse non sono state mantenute, ancora una volta. Solo parole al vento”. I residenti del rione Casignolo, angolo di terra cinisellese al confine con Monza, tornano ad alzare la voce. Dopo l’incontro con sindaco e assessori avvenuto qualche mese fa nulla è cambiato nel quartiere che più di tutti, con ogni probabilità, ha sofferto i cantieri per la riqualificazione della Strada Statale 36.

I problemi che furono esposti al primo cittadino all’epoca sono ancora tali e quali. Il sottopasso che da via De Vizzi porta in via Casignolo rappresenta il primo di questa lunga lista. I camion e gli autocarri non potrebbero percorrerlo; e invece lo fanno, quotidianamente. I mezzi più grandi e più alti mandano in frantumi le barre che delimitano la sagoma; quelli più pesanti fanno tremare le case dato che il sottopasso è stato realizzato a meno di 5 metri dalle mura portanti delle abitazioni.

Casignolo 3

I problemi non finiscono qui: “Non abbiamo parcheggi, non abbiamo una panchina dove gli anziani possano sedersi a leggere un giornale, non abbiamo un parchetto dove portare i nostri bambini a giocare. In una parola, non ci sono servizi. Si sono dimenticati di noi”, dicono in coro i residenti. Le strade sono sporche, i marciapiedi dissestati: all’angolo con il sottopasso c’è un semaforo rotto da mesi che nessuno si degna di sistemare. E poi le multe: “Non ci sono posti auto: così il comandante dei vigili ci aveva garantito che non avrebbero più fatto multe dato che la maggior parte delle auto parcheggiate in zona sono nostre, cioè dei residenti. Non sappiamo dove metterle – spiegano mostrando i bollettini delle contravvenzioni -. E invece, cornuti e mazziati. Ecco, questi sono i bollettini delle multe che ci sono state fatte il primo maggio alle 22.30. se questa non è una beffa”.

Casignolo - Bruno Pisu

Cento famiglie circa. Che stanno esaurendo la loro pazienza. “Siamo stanchi di non essere considerati. Il pullman che ci era stato promesso non c’è ancora: per raggiungere Milano con un mezzo pubblico dobbiamo camminare 20 minuti verso il centro commerciale Auchan. E dobbiamo farlo però in mezzo alla strada perché sui marciapiedi ci sono erbacce, spazzatura e topi”.

 

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