[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – “Tanto vale farla finita” ripeteva queste parole l’uomo che ieri in tarda mattinata ha cercato di darsi fuoco davanti all’ufficio del sindaco, nel palazzo comunale di Cusano, seminando panico e grande apprensione.
Cinquantasei anni, senza lavoro, malato e una vita andata storta. Nei giorni scorsi gli è stata staccata la luce e a breve potrebbe anche perdere la casa, dopo la morte della anziana zia con cui viveva e la messa in vendita dell’appartamento. I servizi sociali lo seguono da diverso tempo, ma senza riuscire a venirne a capo, anche per il suo carattere difficile. L’uomo non sarebbe riuscito a seguire il percorso di recupero pensato per lui dagli assistenti sociali.
A complicare le cose, ai primi di luglio, un primo sfogo di rabbia: l’uomo aveva dato in escandescenze di fronte ai servizi sociali, compiendo gesti aggressivi e minacciosi, e da lì la situazione si era complicata ancora. In più, anche la richiesta di un contributo economico per pagare le bollette era stata rifiutata.
Fino al gesto disperato di ieri. Il 56enne è entrato in municipio portandosi una tanica di benzina (foto in alto). Davanti all’ufficio del sindaco si è cosparso e ha minacciato di darsi fuoco. Sono stati attimi di terrore per le segretarie e i dipendenti del comune, che sono scappati fuori. In pochi istanti gli agenti della polizia locale, che hanno la sede proprio a fianco, sono intervenuti chiamando anche i carabinieri a dare man forte. Dopo alcuni momenti concitati e non senza fatica, tre militari sono riusciti a bloccare l’uomo a terra e immobilizzarlo. Una volta calmato, è iniziato un lungo colloquio tra lui, i carabinieri e i vigili. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, ma solo per assicurarsi che la situazione fosse in sicurezza dopo l’allarme.
Riportato alla tranquillità dal lungo colloquio, l’uomo è stato portato all’ospedale Bassini. Non ha riportato ferite o lesioni, ma sarà tenuto in osservazione fino a lunedì, quando sarà dimesso. L’uomo, che ha precedenti penali molto lontani nel tempo, si trova in una situazione molto delicata e complessa.
“Il Comune ha fatto molto a suo favore – ha detto il sindaco Lorenzo Gaiani, che era in ufficio quando è scattato l’allarme – se avesse avuto un atteggiamento diverso avremmo potuto fare molto di più. Le porte del Comune in ogni caso rimangono aperte, e se lui si ripresenterà da noi faremo tutto il possibile per assisterlo e venirgli incontro. Ma molte persone si trovano in situazioni anche peggiori e le affrontano con grande dignità. Si tratta di un caso limite, ma deve essere chiaro che la soluzione non può essere quella di arrivare a gesti così estremi e pericolosi”.
(foto J.Altobelli)
