[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – #Scuolebelle, #Scuolesicure, #Scuolenuove. Sono questi i tre punti chiave del finanziamento governativo all’edilizia scolastica. Tre hashtag, come ci ha ormai abituato il premier Matteo Renzi, per racchiudere gli interventi che coinvolgeranno le scuole italiane.
Uno stanziamento di fondi importante, che per la Lombardia vale oltre 160 milioni di euro e coinvolge tutte le province in maniera pressoché omogenea.
La situazione nel Nordmilano
Nel Nordmilano la situazione è a macchie di leopardo. In comuni come Cinisello o Cologno i fondi superano di gran lunga il milione di euro, con un piano di interventi biennale che proseguirà anche nel 2015 mentre, in realtà come Cormano, Cusano o Paderno, si limitano a poche migliaia di euro.
Una misura che è così diversificata, in base ai progetti già in essere da parte dei comuni, che hanno ottenuto il via libera o meno dal governo centrale.
Il successo di Cinisello
Cinisello fa bottino pieno, con 19 progetti approvati in altrettante scuole, per la messa in sicurezza delle strutture per un valore di circa 1,3 milioni di euro e 52 mila euro per quanto riguarda la voce #Scuolebelle, quindi il rifacimento puramente “estetico” degli edifici. (Non è invece prevista alcuna cifra per la voce #Scuolenuove, ovvero per la realizzazione di nuovi istituti). “Proabilmente siamo il comune che nella provincia di Milano riceverà maggiori finanziamenti – commenta soddisfatto l’assessore ai lavori pubblici, Ivano Ruffa – eravamo preparati e siamo riusciti a ottenere il via libera su tutti i nostri progetti già in cantiere”. I lavori interesseranno l’abbattimento di barriere architettoniche esistenti, la messa in sicurezza dei tetti degli istituti ma anche più semplicmente la tinteggiatura di aule e aree condivise. “Ogni anno per la manutenzione delle scuole investiamo circa 1,5 milioni di euro – aggiunge Ruffa -, questo finanziamento permette una bella boccata d’ossigeno”.
Amarezza per Cormano e Paderno
In altri comuni del territorio i musi sono decisamente più lunghi. E’ il caso di Cormano, dove i contributi si limitano a due entrate da 8.400 euro, per i due plessi scolastici di via Adda e via Beccaria. “Si poteva scegliere un allentamento del patto di stabilità o un finanziamento al singolo progetto – spiega il sindaco Tatiana Cocca -, la nostra intenzione era ottenere un contributo per la scuola di via Beccaria, per un valore di 1,2 milioni di euro: su quel fronte non abbiamo avuto riscontri e con le cifre stanziate potremo fare lavori piccoli, al massimo un restyling delle aule”.
Dall’amarezza di Tatiana Cocca si passa all’indignazione di Marco Alparone. “Ringrazio Renzi per la generosità, non so cosa si possa fare in una scuola con le cifre che ci hanno assegnato”. Anche a Paderno Dugnano infatti, non si va oltre gli 8.400 euro per tre strutture mentre resta senza risposta la richiesta di finanziamento per la scuola “Da Vecchi Fisogni” di via Manzoni, la cui serie di interventi stimati dal comune prevedeva una spesa di 856mila euro.
“Abbiamo mandato a Roma un dossier per mettere in sicurezza una scuola e ci vediamo assegnato un finanziamento, esiguo, per farla bella – ironizza Alparone -. Al Governo chiediamo solo che ci sblocchi il patto di stabilità, a rifare le scuole ci penseremo da soli, come abbiamo fatto negli ultimi cinque anni, investendo 5 milioni di euro”.