Gio. 18 Apr. 2024
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Un altro pezzo di storia industriale abbandona Sesto: la Gabbioneta si trasferisce

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – La Gabbioneta se ne va e, Sesto San Giovanni, perde un altro pezzo della sua storia industriale. Lo storico stabilimento di viale Casiraghi è infatti prossimo a trasferirsi, fortunatamente non all’estero ma nella vicina Nova Milanese.

Lo smacco non cambia però, per l’ex Stalingrado d’Italia che vede allontanarsi un altro prezioso tassello, come le Pompe Gabbioneta, insediatesi a Sesto nel lontano 1905.

A nulla sono serviti gli sforzi dell’amministrazione, culminati nell’incontro di stamane con l’assessore all’urbanistica Edoardo Marini, il sindaco Monica Chittò e l’ingegnere Andrea Forzi di Weird Gabbioneta. Le trattative erano cominiciate lo scorso settembre quando la società aveva manifestato la necessità di spostare la produzione. L’amministrazione aveva dunque proposto un’ubicazione nell’area ex Vulcano, dopo un incontro con il Gruppo Caltagirone. A Gennaio 2014, ultimate le verifiche, l’amministrazione aveva dato il via libera per ospitare le strutture nell’area individuata, aspettando di conoscere le trattative tra Weird Gabbioneta e il Gruppo Caltagirone.

Solo all’inizio di giugno, l’amministrazione è venuta a conoscenza della volontà di trasferimento e, secondo quanto dichiarano da Piazza della Resistenza, in via del tutto casuale.

“Abbiamo dimostrato a Gabbioneta la massima disponibilità a trovare una soluzione all’altezza delle loro aspettative, proponendo in tempi rapidissimi un’area ex industriale già disponibile sia dal punto di vista urbanistico sia da quello infrastrutturale – afferma il sindaco Chittò -. Ovviamente non entro nel merito delle discussioni tra i soggetti privati, ma non posso fare a meno di sottolineare l’amarezza dell’intera città, che tanto ha dato per la crescita di questa storica azienda”. L’amministrazione sottolinea che da marzo non ha ricevuto più notizie né sullo stato di salute della società e neppure sulla volontà di trasferimento. “Ribadisco – conclude il sindaco -, nonostante l’amarezza di aver ricevuto la notizia solo per vie traverse, che la città di Sesto San Giovanni rimane disponibile ad agevolare la permanenza di questa storica azienda, garantendo l’efficienza e l’affidabilità che ci sono sempre state riconosciute da tutte le imprese con cui abbiamo avuto a che fare”.

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